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Papa Francesco: “Temo che il mio sarà un pontificato breve”

Il Santo Padre lo ha detto a una tv messicana, per poi parlare con semplicità della sua vita da due anni a questa parte: “Non mi dispiace essere Papa. Una cosa che mi piacerebbe fare è uscire un giorno senza che nessuno mi riconosca, entrare in una pizzeria e mangiarmi una pizza”.
A cura di Davide Falcioni
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A due anni esatti dal suo insediamento Papa Francesco, intervistato dalla tv messicana Televisa, ha ammesso di avere la netta sensazione che il suo pontificato sarà breve. Allo stesso tempo Bergoglio ha tuttavia escluso ogni possibilità di dare le dimissioni e seguire l'esempio del suo predecessore, Benedetto XVI. Scelta che, precisa Francesco, è stata assai coraggiosa, così come lo è stato rendere pubblica la gravità degli abusi commessi contro in minori da molti membri della chiesa. Non è un caso che nei mesi scorsi Bergoglio abbia incontrato personalmente in Vaticano sei persone vittima di violenze sessuali.

L'intervista, i cui contenuti sono stati riportati da Radio Vaticana, ha però fatto un bilancio più generale dei due anni di pontificato. Francesco parla con estrema semplicità della sua vita, affermando che gli manca poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto: "Non mi dispiace essere Papa. Una cosa che mi piacerebbe fare è uscire un giorno senza che nessuno mi riconosca, entrare in una pizzeria e mangiarmi una pizza". E a proposito dei viaggi – che pure sono stati molti, Bergoglio ammette che non gli piacciono affatto: "È una nevrosi. Tutti hanno una nevrosi, la mia è quella che mi fa sentire attaccato al mio habitat". E ancora: "Credo che la mia penitenza più grande siano i viaggi. Non mi piace viaggiare. Sono molto attaccato al mio habitat, è una nevrosi. Una volta ho letto un libro molto bello che si intitolava "Sii contento della tua nevrosi". Parlava del fatto che dobbiamo scoprire la nostra particolare nevrosi, nutrirla con il mate tutti i giorni, trattarla bene perché non faccia danni. Bene, una delle mie nevrosi è che sono molto attaccatto alle cose del quotidiano".

Papa Francesco, tuttavia, non risparmia giudizi duri e critica con asprezza "l'eccessivo clericalismo" del clero, responsabile dell'allontanamento dei laici. In particolare tuona contro la Curia di Roma: "E' l'ultima corte d'Europa". "Ogni cambiamento – spiega il Papa – inizia dal cuore e comporta una conversione nel modo di vivere". Infine, a proposito del sinodo sulla famiglia e sulle questioni dell'omosessualità, Francesco invita a non nutrire aspettative troppo alte e "smisurate".

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