Papa Francesco: “Stragi nel Mediterraneo vergognose”
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Dopo la visita a Lampedusa del luglio scorso Papa Francesco torna a parlare di migranti a due giorni dall'ennesima strage al largo dell'isola siciliana. Nel corso dell'udienza generale del mercoledì il Santo Padre ha invitato i fedeli a pregare per i migranti morti nel Mediterraneo e i minatori turchi: "Preghiamo – ha detto il Papa in un appello al termine della catechesi – per le persone che in questi giorni hanno perso la vita nel Mare Mediterraneo. Si mettano al primo posto i diritti umani, preghiamo per questo, e si uniscano le forze per prevenire queste stragi vergognose". Il Pontefice ha quindi detto: "Vi invito a pregare per i minatori che ieri sono morti nella miniera di Soma, in Turchia e per quanti si trovano ancora intrappolati nelle gallerie. Il Signore accolga i defunti nella sua casa e dia conforto ai loro familiari".
Papa Francesco ha quindi dedicato una riflessione ai cristiani che, in numerose zone del mondo, sono costretti a nascondere la loro fede "con profonda convinzione e serenità, e resistono anche quando sanno che ciò può comportare un prezzo più alto". "La Chiesa – ha ricordato – risplende della testimonianza di tanti fratelli e sorelle che non hanno esitato a dare la propria vita, pur di rimanere fedeli al Signore e al suo Vangelo". Francesco ha quindi aggiunto: "Anche noi, tutti noi, conosciamo gente che ha vissuto situazioni difficili, tanti dolori. Ma, pensiamo a quegli uomini, a quelle donne, che portano una vita difficile, lottano per portare avanti la famiglia, educare i figli, ma questo lo fanno perché c’è lo spirito di fortezza che li aiuta. Ma, quanti, quanti uomini e donne, noi non sappiamo il nome, ma che onorano il nostro popolo, onorano la nostra Chiesa, perché sono forti: forti nel portare avanti la loro vita, la loro famiglia, il loro lavoro, la loro fede. Ma, questi nostri fratelli e sorelle sono santi, santi quotidiani, santi nascosti in mezzo a noi: hanno proprio il dono della fortezza per portare avanti il loro dovere di persone, di padri, di madri, di fratelli, di sorelle, di cittadini".