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Papa Francesco è “persona dell’anno” anche per la rivista gay Advocate

La più longeva rivista omosessuale USA, premia papa Bergoglio come personaggio dell’anno, sottolineando il “drastico cambiamento rispetto ai suoi due predecessori”.
A cura di Biagio Chiariello
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Dopo l’autorevole settimanale Time, anche un’altra rivista USA nomina Papa Francesco “persona dell’anno” del 2013. Si tratta di  è The Advocate, forse la più nota rivista di riferimento per il mondo omosessuale, molto attiva nella promozione dei cosiddetti “diritti LGBT". Sulla copertina del numero di dicembre compare una foto di Bergoglio modificata con una scritta sulla guancia, che poi è lo slogan tradizionalmente adoperato dagli attivisti del movimento: “No H8″, no hate, stop all'odio. Accanto alla faccia del Pontefice, c'è la famosa frase pronunciata dallo stesso Papa a margine del viaggio di ritorno dalla Gmg in Brasile: "Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?", parola che tuttavia furono tradotto un po' troppo frettolosamente come una “apertura all’omosessualità”.

Ecco cosa scrive The Advocact a proposito dell'Uomo dell'Anno:

La persona più influente del 2013 non emerge dal nostro conflitto legale in corso ma invece dal nostro conflitto spirituale – i cui successi sono più duri da definire. Non c’è stato nessun voto dato, o legge emanata, ma tuttavia un cambiamento significativo e senza precedenti ha avuto luogo quest’anno nel modo in cui la gente LGBT è considerata da una delle più grandi comunità di fede. Papa Francesco è il leader di un miliardo e duecento milioni di cattolici romani in tutto il mondo. Ci sono tre volte più cattolici nel mondo di quanti cittadini ci sono negli Stati Uniti. Che piaccia o no, quello che dice fa una differenza”.

La rivista Advocate ricorda che nonostante i disaccordi sui molteplici temi sociali "niente di questo dovrebbe portarci a sottostimare la capacità di ogni papa di persuadere cuori e menti nell’aprirsi alla gente LGBT, e non solo negli USA ma globalmente”. Chi è contro i diritti LGBT nella religione “quelli che bloccano il progresso nel lavoro che resta” saranno più facilmente “persuasi da una figura che conoscono. Nello stesso modo in cui il Presidente Obama ha trasformato la politica con la sua evoluzione sui diritti LGBT, un cambiamento da parte del Papa potrebbe avere un effetto duraturo sulla religione”. Advocate sottolinea poi il "drastico cambiamento rispetto ai suoi due predecessori"  Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che "rende quello che ha fatto nel 2013 ancora più audace".

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