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Papa Francesco ricorda la Notte dei Cristalli: “Vicino agli ebrei, basta odio”

In occasione dell’Angelus odierno Bergoglio ha ricordato le violenze dei nazisti nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1938. Inoltre ha pregato e ha fatto pregare le per le vittime del tifone Haiyan nelle Filippine.
A cura di Susanna Picone
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“Ricorre oggi il settantacinquesimo anniversario della cosiddetta ‘Notte dei cristalli': le violenze della notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 contro gli ebrei, le sinagoghe, le abitazioni, i negozi segnarono un triste passo verso la tragedia della Shoah”. Con queste parole oggi Papa Francesco, dinanzi alla folla di fedeli che ha assistito in piazza San Pietro alla recita dell’Angelus, ha voluto rinnovare la sua solidarietà nei confronti del popolo ebraico. Il Papa ha ricordato quella tragedia utilizzando, dopo l’Angelus, la famosa espressione di Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma nel 1986: “Rinnoviamo – così Bergoglio – la nostra vicinanza e solidarietà al popolo ebraico, i nostri fratelli più grandi, maggiori. Preghiamo Dio affinché la memoria del passato, dei peccati passati, ci aiuti a essere sempre vigilanti contro ogni forma di odio e di intolleranza”.

“Nelle Filippine molte vittime e danni enormi” – In occasione dell’Angelus odierno Papa Francesco non ha potuto non rivolgere un pensiero alle vittime del tifone Haiyan che ha colpito le Filippine: “Desidero assicurare la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine e di quella regione, che sono state colpite da un tremendo tifone. Purtroppo le vittime sono molte e i danni enormi. Preghiamo in silenzio per questi nostri fratelli e sorelle, e cerchiamo di far giungere a essi anche il nostro aiuto concreto”. Francesco ha chiesto a tutti i fedeli giunti in Vaticano di pregare prima in silenzio e poi con una “Ave Maria”. Infine Bergoglio ha voluto, in occasione della Giornata del Ringraziamento, rivolgere un pensiero anche a coloro “che lavorano la terra”: “Unisco la mia voce a quella dei Vescovi esprimendo la mia vicinanza al mondo agricolo, specialmente ai giovani che hanno scelto di lavorare la terra. Incoraggio quanti si impegnano perché a nessuno manchi un’alimentazione sana e adeguata”.

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