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Papa Francesco alle suore: “Siate madri, non zitelle”

“Che cosa sarebbe la Chiesa senza di voi? Le mancherebbe maternità, affetto, tenerezza!”: così si è espresso il Papa scatenando l’applauso delle 800 suore che hanno partecipato oggi a Roma all’Assemblea dell’Unione delle Superiori Generali.
A cura di Susanna Picone
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“Che cosa sarebbe la Chiesa senza di voi? Le mancherebbe maternità, affetto, tenerezza!”: così si è espresso il Papa scatenando l’applauso delle 800 suore che hanno partecipato oggi a Roma all’Assemblea dell’Unione delle Superiori Generali.

Anche oggi Papa Francesco ha pronunciato delle parole che sono state accolte da grandi applausi e sorrisi da parte di quanti hanno partecipato a un’udienza precedente a quella generale in Vaticano. Il Pontefice si è rivolto alle 800 suore di 1900 ordini religiosi giunte a Roma e a loro ha ricordato che “la castità deve essere feconda” e generare “figli spirituali”. Un valore della castità che per Francesco “allarga la libertà del dono a Dio e agli altri, con la tenerezza, la misericordia, la vicinanza di Cristo”. La consacrata – ha detto Bergoglio – è madre, “deve essere madre e non zitella!..scusatemi, parlo un po' così…”, in questi termini si è espresso Francesco suscitando l’applauso di tutte le suore presenti nell’aula Paolo VI. "Che cosa sarebbe la Chiesa senza di voi? – ha detto ancora parlando alle suore – Le mancherebbe maternità, affetto, tenerezza! Grazie!".

L’attacco ai “carrieristi” di Papa Francesco – Il Papa ha speso qualche parola anche a proposito dei carrieristi “arrampicatori”: “Pensiamo al danno che arrecano al Popolo di Dio gli uomini e le donne di Chiesa che sono carrieristi, arrampicatori, che usano il popolo, la Chiesa, i fratelli e le sorelle – quelli che dovrebbero servire – come trampolino per i propri interessi e le ambizioni personali”. Francesco ha ricordato l’insegnamento di Benedetto XVI che “con grande sapienza, ha richiamato più volte alla Chiesa che se per l'uomo spesso autorità è sinonimo di possesso, di dominio, di successo, per Dio autorità e sempre sinonimo di servizio, di umiltà, di amore". Autorità, così Francesco, "vuol dire entrare nella logica di Gesù che si china a lavare i piedi agli Apostoli, e che dice ai suoi discepoli: “Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse… Tra voi non sarà così, ma chi vuole essere grande tra voi, sarà il vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo".

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