“Papa Francesco ad aprile in Grecia, a Lesbo per incontrare i profughi”
Papa Francesco presto volerà in Grecia,probabilmente nei prossimi giorni, per fare visita ai migranti e ai profughi sbarcati nel Paese. Un gesto forte in un periodo di massima tensione sul tema migranti, soprattutto in Europa, che sarebbe stato richiesto espressamente dal Pontefice e organizzato in tutta fretta dalle autorità vaticane. La notizia è stata rivelata dai media ellenici che citano il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa di Grecia e non è stata smentita dalla Santa sede. La circostanza infatti è stata confermata in parte anche dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, che ha spiegato: "È un argomento di cui si sta parlando, ci sono contatti in corso e c'è l'intenzione, ma nulla di certo è definito. Non smentisco le voci, le fonti greche sono autorevoli, ma al momento non posso dichiarare altro perché non ci sono decisioni, date né programmi definiti".
Al momento dunque non ci sarebbe una data certa ma indiscrezioni parlano di venerdì 15 aprile. Come hanno spiegato fonti del patriarcato di Costantinopoli ai media locali, la visita è stata organizzata in collaborazione con la Chiesa ortodossa di Grecia e all'incontro con i migranti parteciperà anche il patriarca ortodosso. "Bartolomeo I sarà a fianco di papa Francesco per questa importante visita" spiegano fonti locali secondo le quali ci sarà anche l’Arcivescovo di Atene Ieronimos II. Secondo il sito di informazione religiosa Il Sismografo, Papa Francesco potrebbe arrivare direttamente sull'isola di Lesbo, uno dei principali arrivi dei profughi in fuga dalle guerre e dove c'è uno dei più grandi centri di raccolta dei migranti.
L'iniziativa potrebbe rientrare tra le trasferte in luoghi della sofferenza che un venerdì di ogni mese Papa Francesco ha deciso di realizzare durante l’Anno santo della Misericordia. Del resto la questione migranti è stata da sempre uno dei pensieri fissi di Papa Francesco che proprio alcuni giorni fa, alla fine dell’Angelus in Piazza San Pietro, aveva rivolto le sue preghiere al "dramma dei profughi che fuggono da guerre e altre situazioni disumane" ricordando "la Grecia e gli altri Paesi che sono in prima linea e stanno prestando a essi un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni"