Paolini si difende dal carcere: “Quel ragazzino è il mio fidanzato”
Gabriele Paolini è in carcere. Secondo le indagini condotte dai carabinieri di Roma, il ‘disturbatore tv' avrebbe pagato per indurre minori ad avere rapporti sessuali con lui, deve rispondere anche di detenzione di materiale pedo-pornografico. Lui, però, da Regina Coeli dove si trova da domenica sera, si difende così: "Ci amiamo. Stiamo insieme da otto mesi alla luce del sole. Siamo andati anche insieme alla piscina del Circolo ufficiali dell'esercito, ad Ostia. Il nostro è amore – avrebbe detto ai suoi legali -. Ho anche conosciuto sua madre e lui i miei genitori. Non c'è e non c'è mai stato alcuno sfruttamento della prostituzione". Gli stessi avvocati di Paolini hanno spiegato: "Uno dei due ragazzini è il fidanzato di Gabriele. Con gli altri due non ha mai avuto rapporti intimi. C'era amicizia, conoscenza". Paolini, secondo l'accusa, avrebbe pagato cifra da 40 euro per incontri hot con almeno due minorenni, studenti italiani.
“Non ho pagato nessuno per fare sesso e soprattutto non ho indotto nessuno a prostituirsi – ha spiegato Paolini ai suoi avvocati -. Il ragazzo con cui sto e faccio sesso, con il suo consenso, mi è stato presentato tempo fa dall’altro studente di 17 anni che, incontrandomi per strada, mi ha chiesto un autografo e poi mi ha fatto conoscere pure il giovane romeno. Non è vero, dunque, che questi minori li ho conosciuto tramite chat così come è falso che si sia fatto uso di droga, come ha scritto qualcuno. E’ vero che ho fatto delle riprese video con il mio fidanzato ma si trattava di filmati per uso personale, non certo da destinare alla divulgazione”.
Secondo i due avvocati sarebbe falso il fatto che il loro cliente ha conosciuto i minori su Internet. Il primo incontro è stato "per caso" in strada. "Smentiamo nel modo più categorico anche la presenza di sostanze stupefacenti nella vicenda" dicono avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller. In pratica, Paolini avrebbe conosciuto il ragazzino dopo che questi gli ha chiesto un autografo. Ora i difensori del noto personaggio tv si dicono pronti ad appellarsi davanti al tribunale del riesame per far revocare l’ordinanza di custodia cautelare. “Quello del gip – sostengono – è un errore di interpretazione. Paolini usava quella cantina, che era nella disponibilità di una sua zia, per avere un po’ di privacy con il suo fidanzato. In un filmato che presto sarà consegnato agli inquirenti entrambi si dichiarano reciproco amore. Con gli altri due minori non c’e’ stato proprio nulla”. Per domani è previsto l'interrogatorio di garanzia.