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Palermo, responsabile provinciale di Forza Nuova legato e pestato in strada da un gruppo

“Ritorno alle tecniche brigatiste. Chiamo alla mobilitazione” ha commentato il leader del movimento di estrema destra, Roberto Fiore, che sabato prossimo sarà proprio nel capoluogo siciliano per un comizio.
A cura di Antonio Palma
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Aggressione in strada nella prima serata di martedì a Palermo. Il responsabile provinciale di Forza Nuova, Massimo Ursino, è stato circondato e bloccato da sconosciuti, poi legato mani e piedi e pestato a sangue. L'aggressione poco prima delle 19 nella centrale e trafficata via Dante, non lontano dal laboratorio di tatuaggi gestito dalla vittima e dalla sede di Forza Nuova. Secondo il suo stesso racconto, Ursino sarebbe stato accerchiato da almeno sei persone vestite di nero e con il viso travisato tra cui una ragazza che, secondo altri testimoni, avrebbe anche documentato il pestaggio con uno smartphone. Il dirigente locale della formazione politica di estrema destra sarebbe stato legato con del nastro da imballaggio e picchiato a sangue.

Nell'aggressione Ursino ha riportato numerose contusioni al volto e una ferita sanguinante alla testa che hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza e il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Civico del capoluogo siciliano.  Dopo la denuncia, sul caso la polizia ha avviato le indagini, affidate alla Digos. L'episodio è stato subito condannato dal movimento che parla di “Ritorno alle tecniche brigatiste" e si scaglia contro gli oppositori politici. "Contro la violenza comunista chiamo alla piena mobilitazione.  Dopo una campagna d'odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali, si scatena l'odio comunista contro Forza Nuova: a Palermo un dirigente Forzanovista è stato colpito sul posto di lavoro, per poi essere legato e vigliaccamente massacrato di botte in dieci contro uno. Invito tutti i militanti di Forza Nuova e tutti gli alleati di Italia agli italiani alla mobilitazione piena per evitare che la violenza comunista unita ai poteri forti soffochi la nostra voce", ha dichiarato il leader Roberto Fiore, assicurando che sabato sarà a Palermo

L'episodio infatti arriva a poche ore dalle polemiche sul comizio del leader di Forza Nuova, previsto sabato prossimo nel capoluogo siciliano. Contro la manifestazione si è schierato il Forum antirazzista di Palermo, che conta una ventina di sigle, inviando una lettera a questore, prefetto e sindaco per chiedere di non autorizzare il raduno. "Al di là del presunto ‘pericolo fascista', questa campagna elettorale è evidentemente contrassegnata dalla intimidazione costante, esercitata in forme diverse da sinistre istituzionali e centri sociali nei confronti di chi non la pensi come loro. A Palermo ieri sera, sotto casa di uno dei candidati di Forza Nuova alle politiche, ha stazionato per ore un gruppo di dieci persone armate. Non vogliamo un ritorno al clima degli anni ‘70/’80, ma non è nostro costume tirarci indietro se è questo che si vuole: l’importante è che si rispettino proporzioni numeriche onorevoli" avevano scritto da Forza nuova in un comunicato precedente all’aggressione di stasera.

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