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Pagamento delle pensioni al 10 del mese, i sindacati: “Inaccettabile”

Sindacati dei pensionati contro l’ipotesi circolata con le bozze della legge di stabilità nei giorni scorsi: “Accanimento nei confronti degli anziani”.
A cura di Antonio Palma
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Far slittare il pagamento delle pensioni dal 1 al 10 del mese è inaccettabile, lo affermano i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil contestando la norma inserita nelle bozze della Legge di Stabilità circolate nei giorni scorsi. In particolare il provvedimento contestato dai sindacati prevede che, a partire da gennaio 2015, "i trattamenti pensionistici, gli assegni, le pensioni e le indennità di accompagnamento erogate dagli invalidi civili, nonché le rendite vitalizie dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro sono poste in pagamento il giorno 10 di ciascun mese", e posticipate al giorno successivo se il 10 del mese è "festivo o non bancabile". L'ipotesi di far slittare il pagamento delle pensioni sarebbe stato giustificato con l'obiettivo di "razionalizzare ed uniformare le procedure e i tempi di pagamento delle prestazioni previdenziali corrisposte dall'Inps", ma ha trovato la netta opposizione dei sindacati.

Il no di sindacati e Codacons

"Si tratta di un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani. Il governo non ha previsto per loro alcun tipo di aiuto e di sostegno ma ha pensato come complicargli ulteriormente la vita. È semplicemente inaccettabile" hanno dichiarato i segretari generali, di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Carla Cantone, Giggi Bonfanti e Romano Bellissima, aggiungendo: "Ci domandiamo cosa abbiano fatto di male i pensionati e gli anziani per essere trattati così". Contrario all'ipotesi di posticipo delle pensioni anche il Codacons che avverte: "Se il provvedimento otterrà il via libera, il danno per i pensionati sarà enorme, così come i disagi per gli anziani". "Sulla data di pagamento all’1 del mese si basano infatti numerose scadenze in capo ai pensionati, come rate di affitti, mutui, debiti, finanziamenti, oppure abbonamenti e altre scadenze. Ma anche in assenza di tali impegni finanziari, il posticipo dei pagamenti creerà un gap che oltre a produrre evidenti disagi potrebbe mettere in seria crisi la liquidità di migliaia di anziani, con conti bancari in rosso e pagamenti di commissioni in favore delle banche" concludono dal Codacons.

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