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Pacchi bomba a casa di Obama e dei Clinton: ordigni simili a quello contro George Soros

I pacchi bomba sono stati recapitati alle residenza di Barack Obama, Hillary e Bill Clinton: si trattava di tubi riempiti di polvere esplosiva che sono stati intercettati dal personale addetto alla sicurezza.
A cura di Davide Falcioni
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Tensione alle stelle negli Stati UIniti. All'indomani del pacco bomba recapitato al magnate ungherese George Soros nella sua residenza dello stato di New York, altri due pacchi sono stati spediti agli ex presidenti Bill Clinton e Barack Obama, entrambi esponenti di spicco del Partito Democratico. Il primo plico è stato trovato questa mattina da un tecnico che controlla la corrispondenza per la famiglia Clinton (compresa Hillary). Gli inquirenti hanno spiegato che l'ordigno è simile a quello rinvenuto due giorni fa nell'abitazione del miliardario filantropo George Soros, la cui residenza si trova sempre poco fuori dalla città di New York. Il dispositivo sarebbe costituito da un tubo riempito di polvere esplosiva. E' stato fatto esplodere dagli artificieri, immediatamente chiamati a intervenire sul posto. Nessuna rivendicazione è giunta alle autorità, come per il caso di Soros. Poche ore più tardi un altro ordigno sarebbe stato rinvenuto anche nella residenza dell'ex presidente americano, Barack Obama: lo riferisce il Secret Service secondo quanto riporta la Cnn.

"I pacchi sono stati individuati come potenziali ordigini esplosivi durante controlli di routine" ha fatto sapere il Secret Service con una nota. "I destinatari non hanno ricevuto il pacco né sono stati mai a rischio". Queste intimidazioni arrivano a due settimane esatte dalle elezioni di midterm – fissate il 6 novembre – che rappresentano il primo test elettorale della presidenza Trump. Non sarebbe un caso che i pacchi bomba siano stati recapitati a tre esponenti democratici, politici che nei casi di Clinton e Obama hanno governato gli Stati Uniti ciascuno per due mandati. Soros, invece, è uno degli imprenditori che ha maggiormente finanziato le campagne elettorali del Partito Democratico e da alcuni anni a questa parte è finito nel mirino degli attacchi delle organizzazioni di destra anche europee.

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