Oscar Pistorius non è malato di mente
Oscar Pistorius è sano di mente, almeno secondo i periti scelti dal tribunale di Pretoria che hanno sottoposto a una serie di esami psichiatrici l'atleta paralimpico, sotto processo per aver colpito e ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp la notte del 14 febbraio dell'anno scorso. Il processo, ripreso oggi, era stato sospeso per sei settimane. Durante questo periodo l'equipe di esperti di un ospedale sudafricano ha valutato lo stato mentale dell’ex campione normodotato, per stabilire se soffrisse di un disturbo d'ansia che potrebbe aver avuto un ruolo nell'omicidio della giovane modella. La perizia psichiatrica era stata ordinata dalla giudice Thokozile Masipa che voleva capire se Pistorius era in grado comprendere il valore delle sue azioni, quando sparò alla giovane chiusa nel bagno della sua casa. A sostenere che l’imputato soffrisse di un disturbo d'ansia era stato lo psichiatra Merryll Vorster, secondo cui lo sportivo si sarebbe sentito vulnerabile a causa del suo handicap e della sua paura di essere vittima di crimini.
Pistorius è pazzo?
Pistorius ha sempre sostenuto di aver fatto fuoco perché convinto di aver intravisto l’ombra di un ladro o di un intruso in casa, mentre secondo l'accusa Reeva fu uccisa intenzionalmente al termine di una violenta lite. Se ritenuto colpevole di omicidio premeditato rischia l'ergastolo. C’è da dire che l’atleta non ha mai negato l’accaduto, ma aveva già ammesso, testualmente, di aver “fatto un errore”. Frase che ha fatto imbestialire il procuratore Gerrie Nel: “Hai fatto un errore? Hai ucciso una persona, ecco quello che hai fatto. Hai sparato e l’hai uccisa. Non ti vuoi assumere la responsabilità per quello che hai fatto?”. Ed è proprio questo il punto da chiarire: si è trattato o no, di un errore?”. Secondo gli avvocati Pistorius, il campione paralimpico soffre di “turbe ansiose, che si traducono in uno stato di inquietudine permanente ed eccessivo”. Ma la perizia gli avrebbe dato torto.