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Orrori alla Clinica Santa Rita: la Cassazione riduce le pene

I medici avevano effettuato decine di interventi chirurgici inutili al solo scopo di poter incassare i rimborsi del Servizio Sanitario Nazionale.
A cura di Davide Falcioni
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La Cassazione ha ridotto le pene ai medici della clinica Santa Rita di Milano, che avevano effettuato decine di interventi chirurgici inutili al solo scopo di poter incassare i rimborsi del Servizio Sanitario Nazionale. Le condanne più importanti – quelle per lesioni gravi – sono tuttavia state confermate, mentre sono state ridotte quelle per i reati di truffa e falso commessi sino al 15 dicembre del 2005. Tra gli imputati anche l'ex primario di chirurgia toracica Pierpaolo Brega Massone, in carcere a Opera dopo la condanna in Appello a 15 anni di reclusione. Per tutti gli imputati la Corte d'Appello di Milano modificherà le pene al ribasso, mentre sono stati confermati gli effetti civili della sentenza, che ha assegnato alle parti civili, una quarantina, risarcimenti tra i 20 e gli 80mila euro.

La decisione della Cassazione è arrivata dopo 5 ore di camera di consiglio e due giorni di udienza. Oreste Dominioni, legale di Brega, ha contestato l'uso non corretto delle sentenze, sostenendo che il suo assistito ha sempre effettuato operazioni con fini diagnostici. L'obiezione tuttavia non ha convinto i giudici, che hanno confermato la responsabilità per le lesioni. ma sui medici della "Clinica degli orrori" pende anche un altro processo davanti alla Corte d'Assise di Milano. Il primario è infatti accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà in relazione alle morti di quattro pazienti nel 2006. Insieme a lui sono stati rinviati a giudizio anche i medici Presicci (per due morti) e Pansera (per un decesso).

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