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Yara Gambirasio, almeno mille segnalazioni (inutili) per trovare il killer

In un fascicolo corposo, ma allo stesso tempo inutile, segnalazioni di veggenti, sensitivi, comuni cittadini e investigatori improvvisati a proposito dell’omicidio della 13enne di Brembate Sopra (Bergamo) avvenuto il 26 novembre 2010.
A cura di Susanna Picone
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In tantissimi, in questi anni, hanno provato ad “aiutare” gli investigatori che indagavano sull’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate Sopra (Bergamo) scomparsa il 26 novembre del 2010 e ritrovata senza vita tre mesi dopo. Le indagini sono ancora in corso e, come si diceva, in questi oltre tre anni agli investigatori sono arrivate almeno mille segnalazioni da parte di normali cittadini, di veggenti, di sensitivi e di mitomani. Segnalazioni, tantissime, che però non sono servite a nulla. Del corposo fascicolo Yara Gambirasio che si trova nell’ufficio del pubblico ministero Letizia Ruggeri ne parla oggi Il Corriere.it. In questo fascicolo ci sarebbe di tutto: ci sarebbero coloro che hanno scritto ai carabinieri, alla polizia, ai giornalisti, alla procura pur di raccontare le loro sensazioni spesso spacciate per la pista giusta da seguire per scoprire finalmente l’assassino della piccola Yara. Le metà di queste lettere contiene indicazioni precise, spesso non sono firmate, talvolta i mittenti chiedono di cercare persone specifiche.

Sensitivi e identikit – Di recente, in procura si è presentato tra gli altri anche un sensitivo che ha detto di essere stato nei luoghi del ritrovamento della tredicenne, a Chignolo d’Isola, e di aver percepito che il killer è un uomo sui 30 anni che cammina male per colpa di un incidente. Tra le varie segnalazioni, scrive il Corriere, lo scorso ottobre i carabinieri sono anche tornati sul luogo del ritrovamento del corpo di Yara per prendere un sasso segnalato da un passante. Aveva notato tre macchie e credeva si trattasse di sangue. I Ris hanno compiuto delle analisi ed è emerso che non era materiale ematico. In procura sono arrivati inoltre degli identikit, come quello della presunta madre dell’assassino, che gli investigatori cercano da tempo. Insomma, tante segnalazioni che gli investigatori non avrebbero ignorato ma che finora non hanno portato a nulla. Ma non si fermano le indagini sul caso Yara: prima di Natale sono state ascoltate cinque delle amiche della 13enne nella speranza di trovare anche qualche minimo dettaglio finora non rivelato.

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