Omicidio Yara: 10mila pagine su 60mila di inchiesta sono contro Bossetti
60mila pagine, in 50 faldoni, in merito all’inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio. 10mila sono dedicate all’uomo arrestato il 17 giugno scorso e in galera da allora con l’accusa di aver rapito e poi assassinato la 13enne di Brembate di Sopra: Massimo Giuseppe Bossetti. La notizia la riporta il Corriere della Sera che evidenzia come tra i documenti “c’è di tutto: relazioni scientifiche, verbali di testimonianze, intercettazioni. Che quella sull’omicidio della bambina fosse un’indagine dai grandi numeri si era capito presto. Da quando, a metà 2011 (Yara è stata trovata senza vita il 26 febbraio), era trapelato che carabinieri e polizia stavano convocando molte persone per prelevare loro campioni di saliva. In mezza Bergamasca, oltre che fuori provincia. Si sono divisi gli elenchi anche tra le stazioni. La conferma delle cifre da capogiro è arrivata alla conferenza stampa dello scorso giugno, in cui il pm Letizia Ruggeri, il procuratore e i vertici di polizia e carabinieri hanno spiegato come sono arrivati a Bossetti”.
I “numeri” dell’inchiesta della Procura di Bergamo non si fermano però a quelle 60 mila pagine: dal novembre del 2010 gli inquirenti hanno convocato oltre 21.000 persone alle quali è stato prelevato un campione di saliva da spedire nei laboratori del Ris e della polizia scientifica per confrontarli con quello di Ignoto 1, il presunto killer che ha lasciato il proprio profilo genetico sugli slip e sui leggings della vittima. Ignoto 1 che poi è diventato Massimo Giuseppe Bossetti, secondo l’accusa. 9.488 sono i campioni analizzati dai carabinieri del Ris di Parma. Altri 4.897 sono stati analizzati dalla Scientifica. Altri 7.435 sono stati raccolti dagli uni e dagli altri ma non sono stati più analizzati, perché nel frattempo è arrivata la svolta. Infine un altro numero altissimo: quello delle comunicazioni dei telefonini rilevate nell’area di Brembate sopra in quei giorni sono state 120.000.