Omicidio Vasto, l’avvocato di Di Lello: “È confuso, non ha realizzato ciò che ha fatto”
“Abbiamo parlato a lungo di calcio, mi ha chiesto dei libri da leggere perché in cella gli forniscono solo dei giornali sportivi”: è quanto ha detto all'uscita dal casa circondariale di Torre Sinello a Vasto l’avvocato Pierpaolo Andreoni, che questa mattina ha incontrato Fabio Di Lello, indagato per l'omicidio di Italo D'Elisa. Dal giorno del delitto è la prima volta che Andreoni ha potuto incontrare il suo assistito, che al momento è tenuto in isolamento e guardato a vista. L’avvocato ha descritto Di Lello come “molto provato”, come una persona che “sta vivendo un momento, che è facile comprendere, difficile sotto il profilo psicologico e umano”. “È molto provato, molto confuso – ha spiegato il legale -. Non ha ancora chiari i termini della vicenda e non ancora realizzato ciò che ha fatto e cosa sia successo”. “Gli ho portato i messaggi della vicinanza della famiglia, degli amici e delle persone che gli vogliono bene. Non ha ancora chiari i termini della vicenda. I processi li facciamo in tribunale in questo momento abbiamo aspetti umani che vanno coltivati”, ha detto ancora l’avvocato precisando che solo dopo l'interrogatorio di garanzia, che ci sarà domani in carcere alle 10.00, si potrà fare il quadro della posizione giudiziaria.
L'esito dell'autopsia sul corpo di Italo D'Elisa: "Morte rapidissima" – Intanto sono stati resi noti i risultati dell’autopsia sul corpo del giovane Italo D’Elisa: il giovane è morto dopo essere stato raggiunto da tre colpi di pistola, un’arma che Di Lello dopo il delitto ha portato al cimitero sulla tomba della moglie Roberta Smargiassi. L’autopsia è stata effettuata dall'anatomopatologo Pietro Falco, all'ospedale di Chieti, ed è durata cinque ore. “Oggi possiamo dire che sono stati tre i proiettili che hanno colpito il giovane, di cui uno cranico e due addominali, con la morte arrivata per un gravissimo trauma cranio-encefalico oltre che addominale. Una morte rapidissima e su questo non ci sono dubbi. Da quello che ho potuto vedere – ha spiegato Falco – non si evidenziano segni di colpi sparati a bruciapelo e il segno della canna sulla cute e dunque si può escludere una distanza ravvicinata”. La salma del giovane è stata riconsegnata ai familiari ed è in viaggio verso Vasto dove domani verranno celebrati i funerali.
Il ministro Orlando: "Atto inaccettabile che è stato scaricato sulla giurisdizione" – Intanto, da Torino, ha parlato dell’omicidio di Vasto il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il ministro ha detto che si tratta di “un atto inaccettabile che è stato scaricato sulla giurisdizione. In un tribunale che, peraltro, ha tempi migliori della media europea. Non deve accadere”. Secondo Orlando esiste il rischio che senza adeguate spiegazioni “questi fenomeni si moltiplichino”. “Ma la giurisdizione – ha aggiunto – non può essere sommersa dal populismo”.