Omicidio stradale, la legge non basta: 20% di incidenti in più
I dati non sono confortanti, a quanto pare il reato di omicidio stradale, introdotto dal Parlamento pochi mesi fa, non avrebbe prodotto gli effetti sperati, ovvero un calo tendenziale del numero di incidenti e delle morti cagionate da incidente stradale. Stando ai dati elaborati dall'Asaps, Associazione sostenitori amici polizia stradale, nel primo semestre del 2016 il numero di incidenti con omissione di soccorso è cresciuto del 14,9%, quello dei feriti del +15,4%, a fronte di un calo del numero di vittime, dalle 61 dell'anno precedente, alle 52 dello stesso periodo del 2016, segnando un -14,7%.
I dati del primo semestre 2016 sottolineano come gli episodi gravi di pirateria, ovvero di omissione di soccorso negli incidenti con feriti o morti, sono stati 556 contro i 484 del 2015. I feriti, invece, sono stati 664, 89 in più e le vittime 52, in diminuzione di 9 unità. Analizzando però i dati relativi all'ultimo trimestre del 2016 – ovvero dall'entrata in vigore della legge sull'omicidio stradale, la tendenza appare differente: "Nei 3 mesi dall'entrata in vigore gli episodi sono aumentati del 20%, i feriti del 16,9% mentre è rimasto identico il numero dei morti 33 come nei mesi di aprile, maggio e giugno 2015", si spiega nel rapporto. Insomma, cresce il numero degli incidenti e rimane stabile il numero di morti provocati dagli stessi. Ad aprile, maggio e giugno 2016 gli episodi gravi di pirateria stradale sono stati in tutto 294, contro i 245 dello stesso trimestre del 2015, 49 incidenti in più per un incremento del 20% circa. I feriti sono stati nello stesso trimestre 366, mentre nel 2015 erano stati 313, segnando un +16,9%.
Per Giordano Biserni, presidente dell'Associazione sostenitori amici polizia stradale, solo a fine 2016 "potremo farci un'idea più chiara dell'andamento della pirateria stradale. Non era pensabile che la legge sull'Omicidio stradale potesse incidere sul dato generale della sinistrosità", ma sicuramente potrà cambiare il corso della giustizia. "Per incidere positivamente sulla sinistrosità grave servono invece controlli sulle strade con un ‘ritorno' di un numero adeguato di agenti in divisa sulle strade, anche di notte", conclude Biserni.