Omicidio Scazzi: Sabrina e Cosima restano in carcere per l’omicidio di Sarah. A processo 9 imputati
Sabrina e la madre Cosima restano in carcere. Il gup del Tribunale di Taranto, Pompeo Carriere, ha rinviato a giudizio le due donne, accusate di aver ucciso la loro parente Sarah Scazzi, il 26 agosto 2010. L’udienza è stata fissata per il 10 gennaio 2012: sono stati, inoltre, rinviati a giudizio altri sette imputati. I difensori delle due donne avevano chiesto la scarcerazione respinta l'11 novembre scorso, che il gup non ha concesso. Anche Michele Misseri, padre e marito delle due donne ora alle sbarre, sarà processato con l’accusa di soppressione di cadavere, insieme al fratello Carmine Misseri e sul nipote Cosimo Cosma, i quali avrebbero aiutato il contadino di Avetrana a liberarsi del cadavere di Sarah, calandolo nel pozzo di Contrada Mosca, dove è stato ritrovato 42 giorni dopo l’omicidio.
Cosima Serrano è accusata, con la figlia Sabrina Misseri, di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere; il fioraio di Avetrana, Giovanni Buccolieri, dovrà rispondere di falsa testimonianza in un altro procedimento. A processo, a gennaio, però, insieme agli altri imputati principali, andranno il cognato Antonio Colazzo, la suocera dello stesso Buccolieri, Cosima Prudenzano, l'imprenditore turistico Giuseppe Nigro, tutti accusati di favoreggiamento. Prosciolto dalle accuse di tentato favoreggiamento in corso con Mongelli e soppressione di atti veri, in concorso con Velletri, l'avvocato Vito Russo, ex legale di Sabrina. E' stato invece rinviato a giudizio per un episodio che comprende due ipotesi di reato e cioè intralcio alla giustizia e favoreggiamento. Il legale non ha scelto il rito abbreviato.
Le accuse sono cadute anche per l’avvocato Francesco De Cristofaro, ex legale di Misseri padre, accusato di infedele patrocinio e per Gianluca Mongelli, accusato, invece, di tentato favoreggiamento personale. Le uniche in carcere sono solo madre e figlia: Sabrina è stata incarcerata il 15 ottobre 2010, quando il padre Michele la tirò in ballo nel delitto della cugina Sarah Scazzi, mentre Cosima è stata arrestata e detenuta in carcere a partire dal 26 maggio 2011. Michele Misseri ha riottenuto la libertà il 30 maggio 2011. Le due donne continuano a dichiararsi innocenti.