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Omicidio Giulio Regeni

Omicidio Regeni, la Procura di Roma indaga 7 agenti segreti egiziani

La Procura di Roma ha formalizzato l’iscrizione di 7 agenti dei servizi segreti egiziani nel registro degli indagati in relazione all’omicidio di Giulio Regeni con l’accusa di sequestro di persona. La decisione è stata presa e comunicata dai pubblici ministeri di piazzale Clodio ai colleghi egiziani nel corso di un vertice congiunto per dare un’accelerazione alle indagini.
A cura di Ida Artiaco
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Lo aveva annunciato nelle scorse ore e così è stato: la Procura di Roma ha formalizzato l'iscrizione nel registro degli indagati con l'accusa di sequestro di persona di 7 agenti dei servizi segreti egiziani in relazione all'omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore friulano trovato cadavere tra Il Cairo ed Alessandria d'Egitto il 4 febbraio del 2016. Lo riferiscono fonti di SkyTg24. L'atto sarà firmato all'inizio della prossima settimana dal pm Sergio Colaiocco

L'intenzione dei pubblici ministeri di piazzale Clodio, comunicata ai magistrati egiziani durante un vertice congiunto a Il Cairo tenutosi nella giornata di ieri, mercoledì 28 novembre, era quella di imprimere un'accelerazione all'indagine dopo mesi di stallo in seguito al coinvolgimento nella vicenda di agenti di polizia e 007 locali, che erano stati nei mesi scorsi identificati dagli uomini del Raggruppamento operativo speciale (Ros) e del Servizio centrale operativo (Sco). Si tratterebbe, infatti di soggetti che avrebbero svolto un ruolo chiave nell'attività di depistaggio messa in atto dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Regeni nel febbraio di 2 anni fa. Tra di loro di sarebbero il maggiore Magdi Abdlaal Sharif, il capitano Osan Hemly e altre cinque persone, invece di tre come annunciato in precedenza. Tuttavia, questo scatto in avanti ufficialmente, spiega chi indaga all’agenzia Ansa, non avrà ripercussioni sull’attività congiunta svolta in questi anni tra le due autorità giudiziarie e che durerà anche nei prossimi mesi.

Nelle scorse ore anche il presidente della Camera, Roberto Fico, era intervenuto sul caso Regeni. "Con grande rammarico annuncio ufficialmente che la Camera dei deputati sospenderà ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano fino a quando non ci sarà una svolta vera nelle indagini e un processo che sia risolutivo", ha detto al Tg1. Mentre il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha dichiarato sempre in mattinata: "Penso che tutto il governo e tutto il Parlamento stiano facendo il massimo. E poi non governiamo in Egitto, purtroppo".

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