Omicidio Nadia Orlando, l’autopsia sconfessa l’assassino: ecco com’è morta
Nadia è morta soffocata. Al contrario di quanto il suo assassino reo confesso, il fidanzato Francesco Mazzega (36 anni), aveva raccontato, la ventunenne è morta per asfissia e non per strangolamento. Lo ha riferito oggi il Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo, precisando che i risultati dell'autopsia "cambiano lo scenario" rispetto a quello delineato dal 36enne nel primo interrogatorio.
Il delitto che ha sconvolto Udine risale allo scorso 31 luglio quando, dopo aver girato tutta la notte con il cadavere nel bagagliaio dell'auto, il 36enne di Spilimbergo si è costituito ì alla Polizia stradale di Palmanova, nella provincia di Udine. Agli inquirenti ha detto di aver ucciso la fidanzata in un raptus di rabbia per un presunto tradimento: “Ho perso la testa e le ho messo le mani al collo, premendo sempre più forte”, aveva detto. Ma l'autopsia ha sconfessato le sue dichiarazioni, rendendo la sua posizione, d'ora in poi, meno attendibile.
"Sappiamo – ha detto il pm – che non possiamo mai prendere per oro colato le prime dichiarazioni degli indagati. Le indagini proseguono andando oltre le sue dichiarazioni. Faremo di tutto per accertare cosa e' accaduto". La Procura ha firmato il nulla osta per i funerali della ragazza, che si celebreranno domani alle ore 18 a Vidulis. Dalle 18 alle 20 il sindaco di Dignano ha proclamato il lutto cittadino, con bandiere a mezz'asta e l'invito agli esercizi pubblici a tenere le serrande abbassate. Questa sera alle 19.30, nella Pieve del cimitero, sarà invece recitato un rosario per la vittima.