video suggerito
video suggerito
L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith, Sollecito parla in aula: “Non sono uno spietato assassino”

Il ragazzo è in aula di tribunale, a Firenze, nel processo di appello bis che lo vede imputato, assieme ad Amanda Knox, per l’omicidio della studentessa inglese, avvenuto a Perugia la notte tra l’1 e il 2 novembre 2007.
A cura di Biagio Chiariello
55 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Ore 11.45 – Sollecito parla in aula. “Vi chiedo di considerare il grosso sbaglio che è stato fatto”: è questa la richiesta che Raffaele Sollecito ha fatto, non senza commozione, dinanzi alla Corte d’Appello di Firenze chiamata a giudicarlo per l’omicidio di Meredith Kercher. Il giovane, imputato insieme ad Amanda Knox, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee, così come era stato ampiamente annunciato nelle ultime ore. Sollecito ha ribadito la sua innocenza, ha spiegato di essere vittima di una persecuzione e di non essere un assassino spietato. Ha ricordato la storia tra lui e Amanda e delle assurde accuse mosse nei loro confronti: “Ero a una settimana dalla discussione della laurea. Ho speso quasi sei mesi in isolamento, poi mi hanno portato in un carcere di massima sicurezza e non auguro a nessuno di poter vivere questa esperienza. Tutta la mia vita di prima non c'è più, è stata cancellata e portata via”. Il giovane ha spiegato ancora di non riuscire a trovare lavoro per colpa di questa storia, di come la sua vita sia cambiata completamente. E poi ha parlato anche della sua recente vacanza in Repubblica Domenicana: “Anche lì mi sono dovuto difendere”. E infine si è rivolto alla Corte chiedendo, appunto, di considerare “il grosso sbaglio fatto”: “Vi chiedo questo e vi ringrazio”, ha concluso commosso Sollecito.

Ricomincia oggi il processo bis per l'omicidio di Meredith Kercher. Raffaele Sollecito è presente nell'aula della Corte d'Assise d'Appello di Firenze per prendere parte alla nuova udienza. C'è grande attesa per le dichiarazioni spontanee che il giovane ha fatto sapere di voler rilasciare. Sollecito è stato accompagnato dal padre Francesco, è riuscito ad eludere l'attenzione di cronisti e operatori radiotelevisivi assiepati all'esterno del Palazzo di Giustizia, arrivando uno'ora prima in aula. In aula, ha poi detto di non voler rilasciare interviste. "Sollecito in aula? Francamente non mi interessa e non ho nessun commento da fare". Lo ha detto l'avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia della studentessa inglese, ammazzata a Perugia la notte tra l’1 e il 2 novembre 2007.

"Il fatto che Sollecito possa fare delle dichiarazioni spontanee lo ritengo del tutto ininfluente ai fini del processo", ha aggiunto Maresca parlando con i giornalisti al suo arrivo al Palazzo di Giustizia di Firenze. C’è molta attesa anche per discussione delle analisi del Ris di Roma sul coltello trovato in casa di Sollecito, analisi che s C’è attesa per la discussione delle analisi del Ris di Roma sul coltello trovato in casa di Sollecito. "La perizia dei Ris esclude che ci siano tracce di Meredith Kercher sul coltello ritrovato in casa di Raffaele Sollecito. Era un esito conosciuto, si sapeva perfettamente che non poteva esserci né il dna della vittima né di Rudy Guedé". Lo ha ribadito l'avvocato Luca Maori, che difende Sollecito. Come si sa, il processo di appello vede imputata anche Amanda Knox, che però non sarà in Italia.

55 CONDIVISIONI
231 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views