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L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith, chiesti 26 anni per Raffaele Sollecito e 30 per Amanda Knox

Nella requisitoria per il processo di appello bis il Pg ha chiesto una nuova condanna per i due imputati.
A cura di A. P.
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Ventisei anni di reclusione per Raffaele Sollecito e trenta anni per Amanda Knox, sono queste le richieste del sostituto procuratore generale, Alessandro Crimi, al termine della seconda parte della requisitoria iniziata ieri durante la quarta udienza del processo d'appello bis per la morte di Meredith Kercher. Prima di richiedere la condanna dei due imputati, il Pg nella sua lunga requisitoria ha voluto smontare l'alibi di Sollecito facendo notare le incongruenze del racconto del giovane  e poi, con una ricostruzione meticolosa, ha ricordato tutte le prove scientifiche a carico dei due ex fidanzati. Secondo la ricostruzione di Crini infatti quella notte del novembre 2007 mentre Rudy Guede teneva bloccata con una mano Meredith Kercher e con l'altra ne abusava sessualmente, Amanda Knox e Raffaele Sollecito colpivano la studentessa inglese con due coltelli. Per i Pg Sollecito aveva in mano un coltello piccolo, che usò per ferire Meredith e per tagliare il gancetto del reggiseno mentre la ferita più profonda fu inferta da Amanda con un coltello più grande.

Sollecito era assente in aula – Stamattina in aula Raffaele Sollecito alla ripresa dell'udienza era assente così come del resto era assente Amanda Knox da tempo oramai negli Stati Uniti dopo la scarcerazione a seguito dell'assoluzione nel primo processo di Appello. Ieri però, all'inizio della requisitoria del Pg, Sollecito era in aula e dopo aver ascoltato le parole del magistrato ha confessato "Dopo tutto questo tempo, dopo svariati anni di incubo devo continuare ad affrontare una situazione di accuse dette e ridette, che non hanno alcun fondamento di realtà o verisimiglianza".

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