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L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith: per la Cassazione possibile gioco erotico finito male

Nelle motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha annullato l’assoluzione per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, viene spiegato che nel processo di Appello sono stati sottovalutati molti indizi che il nuovo processo dovrà esaminare.
A cura di Antonio Palma
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L'omicidio di Meredith Kercher potrebbe essere avvenuto durante un gioco erotico tra più persone sfuggito al controllo dei protagonisti. E' questa una delle ipotesi che si leggono nella motivazione della sentenza con la quale la Corte di Cassazione nel marzo scorso ha annullato la sentenza di assoluzione pronunciata in appello per Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Secondo i giudici della prima sezione penale della Cassazione infatti la Corte d'assise d'appello di Perugia ha sottovalutato gli indizi a carico dei due imputati per questo il processo di secondo grado è da rifare. Secondo la Suprema Corte infatti nell'omicidio di Meredith sono varie le ipotesi che restano da analizzare nel dettaglio e non prese in considerazione durante il processo d'appello.

Rudy Guede non ha agito da solo  – Tra le situazioni ipotizzabili messe nero su bianco nelle oltre settanta pagine della sentenza di Cassazione, vengono citate una "modifica di un programma che contemplava inizialmente solo il coinvolgimento della giovane inglese in un gioco sessuale non condiviso", o una "esclusiva forzatura" della vittima "a un gioco erotico spinto di gruppo, che andò deflagrando, sfuggendo al controllo". Tutte ipotesi che andranno accertate ovviamente, ma nella sentenza depositata oggi  di una cosa la Corte si dice sicura, nell'omicidio di Meredith Rudy Guede non ha agito da solo. Per i giudici l'ivoriano condannato in via definitiva a 16 anni per concorso in omicidio aveva dei complici che vanno trovati. Secondo la Cassazione quindi "Il giudice del rinvio dovrà porre rimedio" ai "molteplici profili di manchevolezze, contraddittorietà ed illogicità manifesta" della sentenza d'appello.

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