Omicidio Meredith: in serata la verità della Cassazione su Amanda e Raffaele
Si conoscerà nella tarda serata la decisione della Corte di Cassazione per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i due ragazzi prima accusati della morte della studentessa inglese Meredith Kercher e poi assolti in secondo grado nell’ottobre del 2011. Quello di stasera potrebbe essere l’ultimo verdetto della storia giudiziaria nata dall’omicidio di Perugia, delitto per il quale è attualmente in carcere Rudy Guede, il quale sta scontando una condanna definitiva a 16 anni di reclusione. La Suprema Corte potrebbe confermare la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d'assise d'Appello di Perugia rendendola così definitiva ma potrebbe anche annullarla, in parte o completamente, e rinviare gli atti del processo alla corte d'appello di Firenze per un nuovo esame del processo. A fare ricorso contro la sentenza di assoluzione emessa dalla Corte d'Appello era stata la procura generale di Perugia e la famiglia Kercher, che ha fatto sapere di cercare la verità sulla morte della studentessa. I giudici dovranno pronunciarsi anche sul ricorso della Knox per la sua condanna a tre anni, già scontata, per la calunnia ai danni di Patrick Lumumba.
Amanda in ansia per la sentenza – I due ex fidanzatini, che dal giorno dell’assoluzione hanno tentato di ricostruirsi una vita lontana da Perugia, aspetteranno la decisione l’uno a Verona – è lì che Sollecito si trova per studiare – e l’altra a Seattle. “Amanda mi ha mandato un messaggino sabato”, ha fatto sapere il suo avvocato Luciano Ghirga: “Sono in ansia, ma ho fiducia nei miei avvocati e spero che questa storia finisca presto e vada tutto bene”, queste le sue parole in attesa della giornata odierna. La difesa della ragazza americana punta sulla perizia che durante il processo d’appello ha smontato la condanna di primo grado lasciando come unico condannato Guede. E se i due imputati del processo aspetteranno lontani la sentenza sono invece previsti in aula moltissimi giornalisti e operatori. Oltre 200 le testate accreditate per attendere l'ennesima tappa giudiziaria di uno dei processi più mediatici di sempre.