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L'omicidio Meredith Kercher

Omicidio Meredith: Amanda Knox e Raffaele Sollecito assolti

La decisione della Corte di Cassazione chiamata a esprimersi sul delitto di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa nel novembre 2007 a Perugia. Il pg aveva chiesto di confermare le condanne dei due imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE 22.40: Amanda Knox e Raffaele Sollecito assolti. È questa la decisione della Corte di Cassazione in merito all'omicidio della studentessa Meredith Kercher. Confermati invece i tre anni per il reato di calunnia ad Amanda Knox, pena già scontata. Un nuovo drastico ribaltamento di sentenza dunque per l'intricato caso dell'omicidio della studentessa inglese. La Quinta sezione penale della Suprema Corte, presieduta da Gennaro Marasca, infatti ancora una volta ha annullato la precedente condanna in Appello a cui si era arrivato dopo il rinvio della stessa cassazione. A differenza di quella sentenza però questa volta non ci sarà un nuovo verdetto d'appello perché i due imputati sono stati assolti definitivamente. "Sono immensamente felice che quella stessa magistratura che mi ha condannato ingiustamente mi ha restituito oggi la dignità e la libertà. Sono ancora incredulo" ha esultato Sollecito che ha seguito il verdetto da casa, aggiungendo: "Finalmente non dovrò più occuparmi di carte giudiziarie e posso tornare alla normalità".

Gli avvocati –  "È stata messa la parola fine alle accuse contro Raffaele. Oggi è un giorno importante non solo per Sollecito ma per la giustizia italiana. Raffaele ha affrontato sempre tutto quello che gli è accaduto a testa alta" ha commentato a caldo l’avvocata di Sollecito, Giulia Bongiorno, aggiungendo: "L'ho sentito, è chiaramente felice perché dopo otto anni è stato riconosciuto definitivamente innocente. È stata una battaglia durissima, ma ora potrà tornare alla sua vita". "Amanda è felice, ma chiederemo il risarcimento per ingiusta detenzione", ha annunciato invece l'avvocato della Knox, Carlo Della Vedova, dopo aver comunicato alla ragazza l'assoluzione dal reato di omicidio. "Amanda è stata condannata a tre anni per calunnia, ma ha sofferto una carcerazione preventiva superiore alla pena inflittale", ha spiegato il legale. "Prendiamo atto dell'assoluzione, ma ha perso la giustizia italiana che non è riuscita a trovare il nome di chi ha ucciso Meredith insieme a Rudy Guede", ha commentato invece l'avvocato della famiglia di Meredith Kercher, aggiungendo: "È una verità difficile da digerire per la famiglia, per noi che l'abbiamo difesa e per i giudici che hanno emesso i verdetti di condanna". "Prendo atto della decisione e ho il massimo rispetto per le decisioni della Corte, ma sono curioso di leggere la sentenza" ha sottolineato invece il sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola che rappresentava l'accusa.

Ore 14.30 – Sollecito abbandona Roma. Raffaele Sollecito e Amanda Knox non saranno in aula al momento della sentenza della Cassazione sul processo per l’omicidio di Meredith Kercher. L’ingegnere pugliese ha lasciato Roma subito dopo la fine dell’udienza forse per tornare a Bari. Amanda Knox, com’è noto, è rimasta negli Stati Uniti. “Amanda non chiude occhio – ha detto l'avvocato Carlo Dalla Vedova – non dorme e aspetta sulle spine la decisione della Cassazione. È a Seattle con i suoi genitori, l'ho appena sentita ed è molto preoccupata”.

Ore 12.35 – Finita l’udienza, ora camera di consiglio. È terminata l'udienza in Cassazione per il processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. Ora il collegio della quinta sezione penale si riunirà in camera di consiglio. Il presidente, Gennaro Marasca, non ha fornito indicazioni sui tempi ma ha specificato che un'ora prima della lettura del verdetto i difensori dei due imputati saranno avvertiti.

Ore 12.15 – L’arringa dell’avvocato Bongiorno: “Sollecito innocente, come Forrest Gump”. L’udienza in Cassazione è ripresa poco prima delle nove e mezza con l'arringa dell'avvocato Giulia Bongiorno, uno dei due difensori di Raffaele Sollecito. “Parlerò dei due indizi a carico di Raffaele Sollecito in questo processo: il dna sul gancetto del reggiseno e l'essere stato fidanzato da 10 giorni con Amanda”, ha detto la Bongiorno aprendo la sua arringa. “Sollecito non ha mai depistato, ma ha collaborato con gli investigatori, ha preso a spallate la porta dove c'era il corpo di Meredith. Durante l'aggressione stava guardando i cartoni animati. È un puro che si vede coinvolto in vicende spettacolari e gigantesche delle quali, come Forrest Gump, non si rende conto. Assolvetelo!”, così l’avvocatessa durante la sua arringa. Secondo la difesa di Sollecito non c'è prova certa del dna di Raffaele sui gancetti del reggiseno di Meredith Kercher. Inoltre non è stato accertato “il rispetto dei protocolli internazionali che garantiscono margini di certezza scientifica”. “Quindi – così l’avvocato – il tema cruciale della prova genetica, ossia gli indizi a carico di Sollecito, hanno un approccio fuorviante e anacronistico”. Bongiorno ha cercato di separare la posizione di Sollecito da quella di Amanda Knox ma ha detto di essere convinta dell’innocenza di entrambi: “Io sono convinta che Amanda non sia mai entrata in quella stanza ma non si può pretendere che Sollecito sia colpevole per non aver tirato in ballo quella che per una decina di giorni sarebbe stata la sua fidanzata. Raffaele non era presente nella stanza del delitto e non ci sono neppure tracce riconducibili alla Knox”. Bongiorno ha dunque chiesto l'annullamento della condanna a 25 anni per Sollecito.

È arrivato il giorno della verità per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i due ex fidanzati prima condannati, poi assolti e poi nuovamente condannati per l’omicidio di Meredith Kercher, studentessa inglese uccisa a 22 anni nel novembre del 2007 a Perugia. Amanda, studentessa di Seattle, era la coinquilina a Perugia di Meredith; Raffaele, studente pugliese, era il fidanzato dell'americana. Oggi la Corte di Cassazione è chiamata a esprimersi sul delitto Meredith e decidere se confermare e dunque rendere definitive le condanne per i due imputati.

Procuratore generale chiede la conferma delle condanne – Il pg della Cassazione Mario Pinelli ha chiesto di confermare quanto deciso dalla Corte d'Assise di Appello di Firenze limitandosi a sollecitare per i due ragazzi uno sconto di tre mesi perché un reato minore è ormai prescritto: dunque, 28 anni e 3 mesi per Amanda e 24 anni e 9 mesi per Raffaele. Il pg nel corso della sua requisitoria ha citato Henri Cartier-Bresson, parlando dell’attimo decisivo in cui un fotografo ferma nella pellicola l'immagine giusta, con la giusta posizione di tutti coloro che sono collocati sulla scena. Gli avvocati di Amanda e Sollecito naturalmente chiedono di annullare la sentenza di condanna.

Difese Amanda e Raffaele chiedono di annullare le condanne – La difesa della Knox ha insistito per l’innocenza della ragazza americana e la colpevolezza di Rudy Guede, già condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Uno degli avvocati di Amanda ha osservato che nella ricostruzione effettuata dalla Corte d'Assise d'Appello di Firenze non ci sono certezze e che molti elementi sono discutibili. Oggi tocca ai difensori di Raffaele Sollecito, che è in aula insieme ai suoi parenti, tentare di convincere la Corte ad annullare la condanna. Per raggiungere questo obiettivo gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori puntano a separare il destino dell’ingegnere pugliese da quello della ex fidanzata americana.

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