Omicidio Lorys, ipotesi clamorosa: Veronica Panarello non era sola?
Veronica Panarello è uscita di casa per accompagnare il figlio più piccolo in ludoteca mentre Lorys sarebbe andato a casa, da solo; al rientro la donna lo avrebbe ucciso con delle fascette da elettricista e poi ne avrebbe occultato il cadavere presso il canalone di Santa Croce Camerina dove, qualche ora dopo, il cacciatore Orazio Fidone fece l'amara scoperta. Questa la ricostruzione del 29 Novembre 2014 secondo la Procura di Ragusa. Qualcosa, però, non torna, secondo l'ingegnere informatico, Marcello Lo Curto, che a "Mattino Cinque" ha raccontato un'altra verità, in base ad accertamenti tecnici eseguiti sulle immagini registrate dalle telecamere di Santa Croce Camerina. Anzitutto i tre soggetti che escono di casa non sarebbero quelli fino ad ora identificati dalla Procura: "Il primo soggetto è alto circa 182 cm, l'altro potrebbe essere il figlio più piccolo, il terzo è alto oltre 130cm" riferisce l'ingegnere all'inviata Agnese Virgillito. Il primo soggetto, quindi, non sarebbe Veronica Panarello.
"Con Veronica una sagoma sul sedile posteriore"
Quando Veronica Panarello rientra in casa, parcheggia la sua autovettura – in retromarcia – all'interno del garage. Cosa inusuale, visto che la donna solitamente la parcheggiava all'esterno della sua abitazione. Per l'accusa questa sarebbe la prova che la donna aveva già premeditato l'omicidio del figlio. Non è tutto come sembra, replica l'ingegnere interpellato da "Mattino Cinque": mentre la Panarello parcheggia in retromarcia, si scorgerebbe – secondo la sua ricostruzione – una sagoma sul sedile posteriore, lato opposto conducente. Chi era?
Alla guida un uomo robusto e dai capelli corti?
In un primo passaggio alla rotonda della "Despar" sarebbero ben individuabili ben tre sagome secondo l'ingegnere: quella della Panarello e dei due figli (di Lorys e del fratello più piccolo). Successivamente, invece, alla guida della Polo si noterebbe una figura, probabilmente maschile, dai capelli rasati o corti, con corporatura robusta e non riconducibile a quella di Veronica Panarello. Di chi si tratta? E non è finita qui: la donna sarebbe stata prima seguita e poi preceduta da ben due autovetture che l'avrebbero "accompagnata" fino all'azienda agricola ubicata nei pressi del canalone dove è stato ritrovato il corpo di Lorys. Secondo il settimanale "Giallo", la donna avrebbe caricato in auto il corpicino di Lorys e poi lo avrebbe coperto con un giubbotto "per paura che i vicini lo vedessero"; così avrebbe buttato lo zainetto nel canneto mentre la fascetta, la cintura, le mutandine e il sacchetto della spazzatura sarebbero stati gettati in un cestino. Infine avrebbe partecipato al corso di cucina in uno "stato confusionale".
Adesso Veronica Panarello si trova al carcere di Piazza Lanza di Catania con l'accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere: la donna ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Perizia cominciata pochi giorni fa alla presenza di sette consulenti. Il Tribunale dei minori, invece, deciderà sulla sua capacità genitoriale in relazione all'affidamento del figlio più piccolo.