Omicidio Loris, Veronica scrive al marito: “Come puoi credere che io lo abbia ucciso?”
"Come puoi credere che io abbia potuto uccidere nostro figlio?" è questa la domanda che Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris Stival, rivolge al marito Davide Stival in una lettera scritta dal carcere di Catania dove è rinchiusa con l'accusa di essere l'assassina del figlio. La donna, accusata dell'omicidio del piccolo, continua a proclamarsi innocente e nella lettera al marito ribadisce di sentirsi sola e abbandonata da tutti. "Caro Davide, sono amareggiata profondamente dal comportamento che hai avuto nei miei confronti. Come puoi credere che io abbia potuto uccidere nostro figlio?" chiede la 25enne che inizia proprio con queste parole la lettera, aggiungendo: "Tu sai che mamma sono stata io e quale affetto abbia avuto per i nostri bambini, è un'atroce sofferenza la morte di Loris, così come atroce sofferenza è la mia carcerazione". Veronica nella missiva poi spiega di sentirsi "sola e abbandonata da tutti" dopo che anche il marito e i familiari hanno iniziato ad avere dubbi sul suo racconto.
"Nel tuo cuore mi consideri innocente"
Dal momento dell'arresto della donna e dalla pubblicazione di alcune sue incongruenze nel racconto di quando accaduto nel giorno della scomparsa del piccolo Loris, in effetti Davide Stival ha deciso di allontanarsi da lei. Alcune intercettazioni fanno ben capire quello che è lo spirito dell’uomo che in un primo momento aveva difeso senza riserve la moglie. Al telefono con suo padre e altri parenti infatti Davide Stival non risparmia accuse dirette a sua moglie spiegando di non credere più al suo racconto. Anche per questo Veronica si rivolge a lui chiedendo di aiutarla. "Oggi è il compleanno del nostro figlio più piccolo ed anche a lui va il mio pensiero. Sono innocente, assolutamente innocente. Ti prego di credermi. Io so che tu nel tuo cuore mi consideri innocente" conclude Veronica Panarello in un disperato appello finale al marito.