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Omicidio Loris: la madre ripete con la polizia il percorso casa-scuola

Veronica Panarello, la mamma del piccolo Andrea Loris Stival, ha ripetuto con gli investigatori il percorso che ha detto di aver fatto sabato mattina a Santa Croce Camerina, quando è scomparso il figlio poi ritrovato senza vita nel pomeriggio.
A cura di Susanna Picone
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Proseguono senza sosta nel Ragusano le indagini sull’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni trovato morto sabato scorso abbandonato in un canalone a qualche chilometro di distanza dalla sua scuola, dove la mamma dice di averlo accompagnato la mattina. Oggi pomeriggio gli investigatori hanno deciso di ripercorrere, insieme a Veronica Panarello, il percorso che la donna ha detto di aver compiuto la mattina della scomparsa di suo figlio. Sono due le auto impegnate nel ripercorrere la strada compiuta dalla madre di Loris, una Opel Astra bianca e una Giulietta grigia della polizia. Su quest'ultima auto c'è, oltre un cameraman che riprende la strada, anche la mamma del bambino. Le vetture sono partite da casa della famiglia Stival, sono andate a scuola e poi a Donna Fugata dove la mamma del piccolo Loris ha detto di essersi recata il giorno della scomparsa del figlio. A confermare la presenza della donna a bordo dell'auto è stato anche il procuratore Carmelo Petralia e l’avvocato della famiglia Stival. Intanto altre certezze sulla morte del bambino sono arrivate dalle indagini eseguite sul corpo: il piccolo Loris sarebbe stato ucciso con una fascetta elettrica lunga e larga.

Tre incongruenze nei verbali della mamma di Loris

Intanto, oltre alle immagini delle telecamere di sorveglianza che sembrerebbero smentire il racconto della mamma di Loris, altre incongruenze sarebbero emerse dai verbali della donna. “Eravamo in ritardo e c'era traffico, ho lasciato mio figlio a circa 500 metri da scuola”, è quanto Veronica Panarello ha affermato nel verbale del 29 novembre. Ma in quello del giorno successivo – come appreso dall'ANSA – la 25enne ha cambiato versione: “Mi sono fermata a poche decine di metri della scuola per farlo scendere”. La seconda incongruenza riguarda la sua partecipazione al corso di cucina nella Tenuta Donna Fugata. Inoltre ci sarebbe un’altra incongruenza su un sacchetto di rifiuti che sarebbe stato gettato nei pressi dell'abitazione. “Avevo notato che il bambino da una settimana era più nervoso del solito”, ha spiegato sempre Veronica nel verbale del 30 novembre. Il giorno precedente aveva spiegato agli investigatori che “Loris non andava a scuola molto volentieri perché diceva che lo prendevano in giro”.

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