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Omicidio a Valencia, 32enne italiano strangolato. Fermato un ex amico: “Gelosia è movente”

La vittima, Marcello Cenci, 32 anni, lavorava da un mese in Spagna come barista. Al centro dei sospetti un brasiliano adottato da una famiglia ferrarese che aggredì la stessa vittima pochi mesi fa a Ferrara, probabilmente per un diverbio sentimentale.
A cura di Biagio Chiariello
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Si era trasferito da un mese a Valencia per lavorare come barista. Ma nella città spagnola ha trovato la morte. Il corpo del ferrarese Marcello Cenci, 32 anni, è stato trovato privo di vita sulle scale del suo appartamento in calle Juan Bautista Llovera, nel quartiere del Grao. A fare la tragica scoperta è stato un vicino di casa, che stava rientrando, intorno alle 4,30, nella notte tra sabato e domenica. Addosso il ragazzo, laureatosi a Bologna in Scienze della Comunicazione, non aveva documenti. Sul corpo gli evidenti segni di una violenta aggressione, e strangolamento. Gli inquirenti hanno già fermato una persona in relazione all’omicidio: Eder Guadarelli Mattioli, un brasiliano 32enne adottato da una famiglia ferrarese, bloccato a Ventimiglia ed ora detenuto nel carcere di Imperia.

Secondo le prime e sommarie informazioni, il presunto omicida avrebbe aggredito la stessa vittima pochi mesi fa, proprio a a Ferrara, probabilmente per un diverbio sentimentale. Un antagonismo, secondo le indiscrezioni che finì anche in un fascicolo giudiziario della Procura di Ferrara che aveva istruito un processo per lesioni ottenendo un’ordinanza che disponeva il divieto di avvicinamento. Come scrive L’Estente, l'uomo, sempre di notte, aggredì Cenci colpendolo con un corpo contundente. In quel caso la prognosi fu trauma cranico, dieci giorni e 52 punti di sutura. I motivi dell’aggressione vennero fatti risalire a motivi di gelosia per una ragazza.

In casa della vittima sarebbero state trovate le denunce e il divieto di avvicinamento in capo alla persona fermata, documenti che avrebbero indirizzato gli inquirenti iberici. Il presunto assassino, che lavora come operaio al petrolchimico di Ferrara, è ora in stato di fermo dopo essere stato raggiunto da un mandato di arresto europeo. Secondo gli accertamenti investigativi, nei giorni scorsi era andato fino a Valencia in auto e in auto era ritornato. Sul corpo  di Marcello, trasportato all’istituto di medicina legale di Valencia, invece è stata disposta l’autopsia.

Sono stati i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Ferrara – in collaborazione con i colleghi del locale Comando Compagnia e del Reparto Operativo di Imperia – a notificare a Ventimiglia il Mandato di arresto europeo a Guadarelli. Il mandato era stato emesso ieri dall'Autorità giudiziaria spagnola. Guadarelli era stato bloccato all'una circa della scorsa notte dai militari che operano al valico di Ventimiglia a bordo di un'auto intestata a un familiare. Gli investigatori hanno spiegato che era stato infatti predisposto un servizio di osservazione e controllo nell'ambito di una strettissima collaborazione sviluppata nella notte con la polizia giudiziaria spagnola e con il servizio Si.re.ne del Servizio di Cooperazione Internazionale di polizia, supportato anche da attività tecniche avviate dai Carabinieri di Ferrara. Secondo le indagini tutto era nato perché l'assassino temeva che l'altro tentasse "di approcciare sentimentalmente" la sua fidanzata. Sono in corso attività tecniche di rilievo e raccolta reperti all'interno dell'auto, sottoposta a sequestro alla ricerca di materiale di interesse per il prosieguo delle indagini.

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