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Olimpiadi Londra 2012, pugilato: Clemente Russo non fa sconti e va in finale

Tutti contro, ma Clemente Russo è stato impeccabile: 15-13 (2-3, 4-6, 9-4), e l’azero Teymur Mammadov ha dovuto cedere, nonostante un arbitraggio a dir poco scandaloso ed una giuria totalmente inadeguata all’evento.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Clemente Russo of Italy celebrates follo

Clemente Russo è in finale nel pugilato, categoria pesi massimi, battendo l'azero Teymur Mammadov, ma anche arbitro, pubblico e giuria, che sembravano davvero essere una cosa sola con il pugile azero. Clamorosi i colpi non assegnati al campano nelle prime due riprese, allucinanti i richiami subiti sempre da quest'ultimo senza alcun motivo, ma alla fine, anche se ne ha probabilmente dovuti segnare 30 per averne 15, Clemente Russo ce l'ha fatta, ed ora è in finale per l'oro contro l'ucraino Oleksandr Usyk, già eliminato 7-4 a Pechino 2008.

Ancora giudici protagonisti: la prima manche termina 3-2 nell'incredulità di tutti. Un vero mistero, considerando che nel solo primo minuto si erano contati almeno tre punti di Russo, frutto di ottime combinazioni destro-sinistro dell'atleta di Marcianise. L'azero, dal canto suo, sfrutta la maggiore altezza per parare facilmente molti colpi, anche se nella prima ripresa Clemente è riuscito comunque a centrarlo (non riconosciuto dai giudici) diverse volte.

La seconda ripresa si apre con Clemente Russo innervosito dal 2-3 assegnato inspiegabilmente dai giudici. Teymur Mammadov lo avverte appena riprende il match, e prova ad approfittarne piazzando un paio di colpi (questi sì, netti) che mettono la gara per il pugile Azzurro in salita. Recupera qualcosina nel finale, ma la ripresa termina sul 6-4 per l'azero, per un complessivo di 9-6 che lascia spiragli di rimonta, anche perché l'avversario ha sempre mostrato netti cali nella ripresa.

Terza ed ultima ripresa che inizia con un micidiale uno-due di Clemente Russo, che ad 1"41 dalla fine finalmente passa in vantaggio. L'azero accusa il colpo, e proprio come nelle gare precedenti accusa un vistoso calo nella parte finale del match. Non si fa pregare Russo, che va ripetutamente a segno, nonostante ci si metta anche l'arbitro brasiliano che ferma continuamente il gioco, sfiorando il ridicolo quando richiama il pugile Azzurro senza alcun motivo se non quello di aver mollato una serie di colpi ben assestati sull'azero, ormai in netta difficoltà. A 0"22 dalla fine, lo stesso arbitro sorvola su una grave scorrettezza dell'azero, ma alla fine è 15-13 azzurro!! Si va in finale.

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