Olimpiadi, altra gaffe: sul sito ufficiale Georgia e Ucraina diventano “Russia”
Ancora una clamorosa gaffe dai giochi olimpici di Londra, che ufficialmente inizieranno solo domani (ma il calcio è iniziato ieri e proseguirà oggi): dopo aver assegnato alla Corea del Nord la bandiera sudcoreana ieri sera, oggi è toccato alle ex repubbliche sovietiche essere confuse con un generico "Russia".
La protesta di Georgia ed Ucraina, tra le tante coinvolte, non si è fatta attendere.Il ministro degli Esteri ucraino, Konstantin Grishenko ha immediatamente diramato l'ordine all'ambasciatore in Gran Bretagna di far rettificare subito tutte le informazioni sbagliate, che "sancivano" sia pure virtualmente una formale annessione dell'Ucraina alla Russia. Stesso discorso in Georgia, dove la gaffe ha spinto una situazione già incandescente per motivi storici e politici a superare la soglia d'allarme.
Ma la gaffe resta ancora visibile. E così curiosando nel sito ufficiale delle Olimpiadi, si scopre che David Airapetian risulta "nato a Baku (Russia)", che invece è la dell’ Azerbaijan, mentre Tatiana Kosheleva proviene addirittura dalla "Regione Bielorussia (Russia)", sebbene l'indipendenza sia avvenuta già nel 1990. L'elenco sarebbe lungo, e riguarda un po' tutti i paesi dell'ex-Unione Sovietica, ed anche in questo caso sarebbe bastato un pizzico di attenzione. Anche perchè se i giochi iniziano ufficialmente domani con la cerimonia d'apertura, ad oggi si è già assistito a diverse gaffe oltre questa: al già citato scambio di bandiera tra le due Coree, alla questione relativa ai letti "standard" di 1,73 che stanno facendo impazzire la stragrande maggioranza degli atleti olimpici. Senza dimenticare, ma qui non c'è colpa inglese, i primi casi di doping e la cacciata dell'atleta greca per un tweet razzista.