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Oggi la beatificazione di don Puglisi, martire della lotta alla mafia

Palermo si appresta a vivere la cerimonia di beatificazione di don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio assassinato il 15 settembre 1993 dalla mafia. Sul prato del lungomare in centomila fedeli provenienti da tutta Italia.
A cura di Susanna Picone
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Palermo si appresta a vivere la cerimonia di beatificazione di don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio assassinato il 15 settembre 1993 dalla mafia. Sul prato del lungomare in centomila fedeli provenienti da tutta Italia.

Don Giuseppe Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, oggi sarà beato. Migliaia le persone arrivate a Palermo per assistere alla cerimonia. Su delega di Papa Francesco è il cardinale Salvatore De Giorgi a presiedere la beatificazione, la Messa al Foro Italico – al via alle 10.30 – è celebrata dall’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo. “Il martirio di padre Puglisi – così ha detto il cardinale Romeo – richiama l’educazione delle coscienze e la Chiesa deve essere in prima linea. Qui si capisce la grandezza del martirio di don Puglisi, che è stato ucciso perché era un prete che formava le coscienze, costruiva la comunità parrocchiale e aiutava le persone a uscire dai meccanismi che le rendono schiavi. Questo evidentemente dava fastidio”. Alla celebrazione eucaristica prendono parte 40 vescovi, 750 presbiteri e 70 diaconi: allo svelamento della foto di padre Puglisi si canterà il “Te Deum” quindi l’arcivescovo emerito di Palermo leggerà la lettera apostolica e incenserà le reliquie del sacerdote. La liturgia è animata da un coro-guida di circa 250 cantori, costituito dal Coro "Sancte Joseph" e il "Sant'Ignazio di Loyola" di Bagheria, e un coro-assemblea di 750 elementi, diretti dal maestro di cappella della Cattedrale di Palermo, Mauro Visconti, autore dei canti, già eseguiti in occasione della visita di Benedetto XVI a Palermo il 3 ottobre 2010.

I doni dell’offertorio saranno condotti all’altare da Gaetano e Francesco, due fratelli del sacerdote ucciso, e da altre persone vicine nel corso della loro vita al beato. In attesa della costruzione della nuova chiesa a Brancaccio, dove saranno definitivamente tumulate, le spoglie di don Puglisi sono state collocate provvisoriamente nell'altare laterale dell'Immacolata in Cattedrale, in un simulacro a forma di spiga a ricordare "la sua presenza feconda come un chicco caduto sulla terra muore e da molto frutto", secondo il brano evangelico. Partecipano alla cerimonia di beatificazione del parroco di Brancaccio diverse autorità della Regione e dello Stato: da Piero Grasso ad Angelino Alfano e i ministri Cancellieri, D’Alia. Tantissimi i gruppi arrivati da ogni parte d'Italia con striscioni "Non perdiamo la speranza", "Beato padre Puglisi vangelo vivo fra noi", foto di don Pino, mentre tanta gente indossa la maglietta con la foto del sacerdote prodotta proprio per il giorno della beatificazione.

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