Renzi apre il semestre italiano alla Ue: “Fiducia, speranza, crescita per l’Europa”
Ore 17:30 – La replica di Matteo Renzi si apre con una nota polemica: "Non abbiamo paura dei giudizi, ma paura dei pregiudizi. E in molti interventi ne ho visti parecchi". Poi l'affondo all'Ukip: "Si può voltare le spalle all'inno, ma non ai problemi di questa Europa". E infine una stoccata al capogruppo del Ppe, Manfred Weber (il quale aveva chiesto "dove l'Italia avrebbe preso i soldi" con il 130% di rapporto debito – Pil): "Forse gli sfugge che alcuni suoi membri appoggiano il nostro Governo, magari dovrebbero spiegargli come hanno votato i membri del Ppe negli anni passati sulle politiche fiscali. E forse dimentica anche che se c'è un Paese cui fu concesso di violare i limiti, quello fu la Germania". La chiosa è dura: "Chi è qui per fare la morale agli altri, non deve dimenticare che l'Italia ha fatto i compiti e noi in questo luogo non accettiamo lezioni. A noi le regole del gioco vanno bene, ma solo investendo sulla crescita riusciremo a dare stabilità e prosperità all'Europa".
UPDATE: Matteo Renzi ha terminato il suo discorso di fronte ai parlamentari europei. Il premier ha esordito domandando: "Se oggi l'Europa facesse un selfie che immagine verrebbe fuori? Emergerebbe il volto della stanchezza e della rassegnazione. L'Europa mostrerebbe il volto della noia". Il presidente del Consiglio ha quindi invitato a ritrovare l'"anima europea, il senso profondo del nostro stare insieme. O c'è un'identità da recuperare o perdiamo la sfida che abbiamo di fronte. Voglio dirlo con chiarezza: rappresento un paese fondatore, siamo tra quelli che danno all'Europa più di quel che prendono e ne siamo felici. Ma sono uno dei non pochi esponenti del partito che ha preso più voti in Europa". E sulla crisi: "Non abbiamo mai detto che la colpa è dell'Europa: abbiamo detto che noi dobbiamo cambiare, fare le riforme". Renzi ha quindi ricordato che l'Italia ha sottoscritto un "patto di stabilità e crescita". "C'è la parola crescita", ha sottolineato il primo ministro, per poi dichiarare che è intenzione dell'Italia affrontare in ambito europeo il tema della 2semplicità delle istituzioni", costruendo una "smart Europe".
Matteo Renzi ha affrontato anche la questione dell'immigrazione, invitando l'Europa a rovesciare l'approccio: "Il protagonismo dell'Europa in Africa deve avere una dimensione umana, non solo economica ed energetica. L'Europa rappresenta la civilizzazione nella globalizzazione. Se di fronte alle 200 ragazze rapite in Nigeria non c'è una reazione dell'Europa non possiamo definirci degni della nostra civiltà". E sull'Ucraina, "non possiamo ascoltare la voce di chi chiede libertà, e non possiamo costruire un'Europa contro il nostro principale vicino di casa", riferendosi alla Russia. Sui disordini in Medio Oriente, invece, il premier ha affermato il diritto dei palestinesi ad avere una patria, " ma anche Israele ha il dovere di esistere".
Prenderà il via oggi pomeriggio con un discorso del Presidente del Consiglio Matteo Renzi il semestre europeo a guida italiana. Il premier arriverà a Strasburgo nelle prossime ore insieme a Graziano Delrio – sottosegretario alla presidenza del consiglio – e Federica Mogherini, ministro degli Esteri. Il semestre di presidenza italiano vuole essere per il governo molto più di un adempimento burocratico: "Se l’Europa accetterà di dare un futuro alle sue ambizioni sarà bello sfidare l’avvenire insieme".
Renzi non si presenterà in conferenza stampa
La tradizionale conferenza stampa congiunta al termine della presentazione del programma del semestre di presidenza italiana dell'UE non si terrà: lo ha confermato Martin Schulz, ammettendo che si tratta di una decisione inusuale: "E' solamente, esclusivamente ed eccezionalmente a causa di restrizioni di orario e impegni del primo ministro italiano, che ripartirà subito dopo il suo intervento in plenaria", ha detto il presidente dell'Europarlamento. "Non è la prima vola che succede, era già successo", ma molti anni fa, ha ricordato ancora Schulz. Ma perché Renzi non parteciperà alla conferenza stampa con il tedesco e Barroso? Deve rientrare in tempo per arrivare in studio a Porta a Porta, che per l'occasione andrà in onda in prima serata. "Non sta a me – ha detto Schulz – giudicare l'orario e l'agenda di un primo ministro. Ma sapete che è un uomo che lavora molto con la stampa, non si nasconde di certo. Ha sicuramente degli impegni con un programma molto denso e tempi limitati".
Ieri Schulz ha rassicurato Renzi: "Più flessibilità sulle norme di bilancio"
Le premesse sembrano essere buone. Appena ieri, insediandosi alla presidenza del parlamento Europeo, Martin Schulz ha rassicurato il primo ministro italiano circa una maggior flessibilità delle norme che regolano i bilanci dei paesi europei. Ciò consentirebbe di dare un deciso impulso alla crescita economica, proprio in un periodo in cui i dati diffusi dall'Istat confermano che non siamo affatto fuori dal tunnel della crisi. Non a caso a maggio il tasso di disoccupazione è nuovamente lievitato.
Renzi contro gli euroscettici
Secondo quanto trapela il discorso che pronuncerà Renzi strizzerà l'occhio anche agli Euroscettici, marcando la differenza tra la speranza e il disfattismo. Proprio ieri Grillo invitava l'Unione Europea a non dare soldi all'Italia, perché "finirebbero in mano alle mafie". E proprio ieri Renzi scriveva ai Cinque Stelle una lettera incentrata sul tema delle riforme: "Sarebbe bello riuscire a dimostrare all’Europa – scrive il premier – che tragiche vicende come quelle che si verificano nel Mediterraneo debbono essere affrontate tutti insieme".
Nel frattempo Renzi ha incassato l'appoggio, probabilmente scontato, da parte dell'ex ministro dell'economia francese Pierre Moscovici, che ha messo in risalto il "ruolo centrale" del semestre di presidenza italiano.