Obama e Cameron: piano per sostenere la “primavera araba”
È durato più di 90 minuti l’incontro tra David Cameron e Barack Obama, in visita in questi giorni in Europa, che ha avuto come temi non solo i rapporti tra i due stati, ma anche la politica internazionale in vista dell'imminente G8. L'appoggio ma soprattutto una diversa considerazione riguardo la "primavera araba" è sicuramente una delle decisioni più importanti, che verrà presentata anche al summit in programma a Deauville, in Francia, il 26 e 27 maggio.
Al centro del dibattito c'è la guerra in Libia: viene espressa l'esigenza di continuare con le pressioni fatte al colonnello libico per lasciare "la Libia ai libici", in quanto, secondo Cameron, "non c'è futuro con Gheddafi". D'accordo anche Obama che, soddisfatto delle operazioni, dichiara che la guerra non terminerà fino a quando gli attacchi ai civili non cesseranno. Aumentata anche la pressione sul presidente siriano Assad, affinché metta fine "alla sua politica di repressione".
Altro tema caldo affrontato è quello del Medio Oriente. L'obiettivo di Obama è quello di avere due stati indipendenti, sicuri e con la sovranità ai rispettivi popoli; non si negano i compromessi da accettare per il raggiungimento di una pace duratura, aspirazione che non scoraggia Obama. Quest'ultimo è stato al centro dell' accesa polemica per l'invito che ha rivolto ad Israele di tornare ai confini del 1967, proposta rifiutata da Netanyahu. Importanti anche le richieste fatte alla Palestina, in particolare la rinuncia alle violenze e l'invito a riconoscere Israele anche se si esclude una risoluzione ONU per la nascita di uno stato palestinese. Il primo ministro inglese e il presidente degli USA ammettono la difficoltà delle trattative, in quanto nessuna delle due parti vuole sedersi al tavolo.
David Cameron, nella conferenza stampa dopo il vertice con Obama, plaude anche alle operazioni di cattura di Bin Laden, una "vittoria per la giustizia internazionale". Altri temi affrontati sono stati il ritiro militare dall'Afghanistan, che dovrebbe avvenire nell'agosto 2011 e la necessità di rafforzare i legami con l'intelligence pakistana.