video suggerito
video suggerito

NYT: “Archiviato di nascosto il DNA di migliaia di americani”

La rivelazione del quotidiano americano: non solo i sospettati di attività criminali, ma anche innocenti vittime di reati rischiano di essere ‘schedati’ a vita. L’allarme a pochi giorni dalle rivelazioni sul programma segreto di intercettazioni gestito dalla Nsa.
A cura di Biagio Chiariello
16 CONDIVISIONI
Immagine

Non solo telefoni, social network e carte di credito . Centinaia di migliaia di americani sospettati di attività criminali o sovversive – ma anche innocenti vittime di reati – rischiano di essere "schedati" a vita, col loro Dna conservato presso i laboratori di decine di agenzie locali di polizia. Non solo più quelli dell'FBI, come fino a qualche tempo. In molti, peraltro, senza neanche saperlo. È l’allarme del New York Times. Secondo il quotidiano statunitense le forze dell'ordine non sarebbero più contente di fare esclusivamente affidamento alle banche dati statali e federali per il DNA. Le ragioni variano. Alcuni capi della polizia sono frustrati per il tempo necessario per il riscontro delle prove nei laboratori coi campioni posseduti ‘tradizionalmente'. Altri vogliono ottenere i profili del DNA delle persone sospettate molto prima che il loro DNA possa arrivare nei database statali o nazionali, cosa che in genere necessita la condanna o l'arresto. Così le indagini sono più rapide e meno soggette a pratiche burocratiche fra varie autorità.Negli ultimi tempi, denuncia ancora il quotidiano newyorkese, c'è la tendenza a fornire il DNA da parte degli stessi imputati nell’ambito di un patteggiamento della pena o in cambio di uno sconto sul fronte dei capi di accusa e della condanna.

Una storia degna del Grande Fratello di orwelliana memoria? Non proprio a guardare i dati citati dal NYT: solo a New York la polizia dispone già ora di un database "con i profili di 11.000 sospetti criminali. In Orange County, in California, l'ufficio del procuratore distrettuale ha 90.000 profili, molti ottenuto da imputati di basso livello che acconsentono al prelievo del DNA come parte di un patteggiamento o in cambio di uno sconto sulle accuse mosse nei loro confronti". E questa tendenza, che come detto fino ad ora era di competenza solo dell'Fbi, è destinata probabilmente a subire una accelerata, fa notare ancora il quotidiano della Grande Mela, dopo la decisione della Corte Suprema USA di riconoscere la legittimità di una norma approvata in Maryland che dà la possibilità alle varie autorità federali il diritto di raccogliere campioni di DNA in seguito all'arresto di sospetti sul territorio a stelle e strisce. Agli ufficiali di polizia locale basterà un motivo ragionevole per procedere all'analisi dei campioni nei casi di sospetta attività criminosa.

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views