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Nuovo blitz del Fisco: dopo Cortina, ora tocca a Courmayeur

Dopo Cortina, Milano, Roma, Napoli, Viareggio e, nell’imminenza dell’inizio del Festival, Sanremo, anche Courmayeur finisce nel mirino dell’Agenzia delle entrate. Controlli a negozi, alberghi e bar nei pressi delle piste da sci. Il tutto col massimo della discrezione.
A cura di Biagio Chiariello
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dopo cortina milano roma napoli anche courmayeur finisce nel mirino del fisco

Un mese dopo la clamorosa operazione antievasione a Cortina d’Ampezzo, arriva un nuovo blitz da parte dell'Agenzia delle Entrate. Dito puntato contro i furbetti di Courmayeur, dove da stamattina gli ispettori del Fisco hanno iniziato a spulciare i conti di ristoranti, alberghi, negozi e alcuni bar sulle piste da sci. Proprio come accaduto nella località sulle Dolomiti, anche in questo caso i controlli sono avvenuti in piena stagione turistica. La cittadina ai piedi del Monte Bianco è una delle mete più ambite tra le classi sociali più ricche, in altre parole tra coloro che possono può i vacanze in costose località turistiche.

Il modello adottato per i controlli in corso a Courmayeur, sarebbe analogo a quello adoperato a Cortina: i funzionari si mettono di guardia all’interno degli esercizi commerciali e osservano che tutti gli scontrini fiscali vengano regolarmente fatti. Il tutto ovviamente deve avvenire nella massima discrezione, tanto che, fino ad ora, quasi nessuno si sarebbe accorto dei controlli. «Qui non è ancora passato nessuno», dicono dall'Hotel Royal, una delle maggiori destinazioni tra gli hotel per i VIP. «Oggi è una giornata di grande lavoro – spiega a Repubblica, Alessio Berthod, presidente degli albergatori di Courmayeur – non sono ancora riuscito ad uscire dal mio albergo, per ora non mi sono accorto di nulla e qui non è passato nessuno».

Il piano antievasione del Governo mira sopratutto alle classi più agiate. L'operazione di Cortina aveva portato a controlli su 35 esercizi commerciali, che quel giorno, per la presenza del fisco, avevano fatto registrare incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno.  Inoltre, dai controlli delle dichiarazioni dei redditi dei 133 proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata era emerso che 42 di queste risultavano di proprietà di «cittadini che fanno fatica a "sbarcare il lunario"».

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