Nuovi scontri e vittime in Ucraina: uccisi anche due bambini
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Torna a infiammarsi il conflitto nell’Est Ucraina. Tredici civili, tra di loro c’erano anche due bambini di età compresa tra 1 e 5 anni, sono rimasti uccisi ieri nei combattimenti nei pressi del villaggio di Gorlovka, bastione dei separatisti filorussi a una quarantina di chilometri da Donetsk. Altre otto persone sono rimaste uccise tra Donetsk e Luhansk. La zona tra le due città è teatro di combattimenti dopo l'offensiva lanciata dall'esercito ucraino per riprendersi le zone controllate dai ribelli vicino al luogo dello schianto del 17 luglio dell’aereo MH17 della Malaysia Airlines. Il governo ha accusato le forze ribelli di sparare razzi su blocchi di appartamenti residenziali per tentare di screditare l'esercito e far crescere il sentimento anti-governativo mentre la repubblica separatista di Donetsk ha accusato l'esercito di essere responsabile per questo e altri attacchi missilistici nelle città vicine.
Stop a missione di esperti nella zona dell’aereo malese
La visita di poliziotti australiani e olandesi sul luogo del disastro dell’aereo malese è stata cancellata dopo le notizie di combattimenti nell'area. L'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), i cui osservatori avrebbero dovuto guidare gli agenti verso il sito, ha riferito che a causa della situazione della sicurezza la missione è stata cancellata e il gruppo è rimasto a Donetsk. Secondo quanto riferito dal primo ministro malese, anche il governo della Malesia ha annunciato di voler inviare 68 poliziotti sul luogo dello schianto aereo. Intanto, il Dipartimento di Stato Usa ha diffuso delle immagini satellitari che dimostrerebbero come missili siano stati lanciati dal territorio russo contro le truppe ucraine. Secondo gli Stati Uniti – riferisce l'Ap – i missili sarebbero stati lanciati nei giorni successivi all'abbattimento dell'aereo malese.