Nuovi guai per Trump: si dimette il consigliere per la sicurezza Michael Flynn
Nuovi guai in vista per Donald Trump. A meno di un mese dal suo insediamento alla Casa Bianca, e dopo le bocciature da parte della magistratura del "Muslim Ban", il presidente americano perde una pedina importante per ragioni che, ancora una volta, chiamano in causa Vladimir Putin. Michael Flynn, consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, ha rassegnato le sue dimissioni: il funzionario è finito nell'occhio del ciclone per alcune conversazioni avute con l'ambasciatore russo Sergey Kislyak considerate troppo confidenziali. La notizia è stata resa nota dalla Casa Bianca, che ha anche spiegato che l'incarico di Flynn verrà assunto ad interim dal generale in pensione Keith Kellog.
Michael Flynn aveva garantito ai colleghi dell'amministrazione, compreso il vice presidente Mike Pence, di non aver discusso delle sanzioni degli Stati Uniti contro la Russia decise dal presidente Barack Obama come "punizione" per le presunte ingerenze nel processo elettorale Usa. Il consigliere di Trump tuttavia alcuni giorni fa ha ritrattato facendo sapere, tramite un portavoce, di non poter escludere completamente che l'argomento sanzioni sia stato affrontato nel corso delle sue conversazioni con l'ambasciatore russo.
Chi è Michael Flynn: ex capo delle missioni Nato prestato alla politica
Subito dopo le elezioni Flynn, 57 anni, era stato indicato per il ruolo di consigliere per la sicurezza nazionale, uno degli incarichi di punta di Donald Trump, del quale già in campagna elettorale si era dimostrato un grande sostenitore attaccando sovente Hillary Clinton, accusata di aver messo a rischio informazioni segrete con l'utilizzo di un server di posta privato quando era segretario di Stato. Sempre Flynn avrebbe avuto un ruolo chiave nelle polemiche con l'Iran e soprattutto nell'approvazione di misure restrittive verso cittadini stranieri di religione musulmana provenienti da sette paesi. Dopo 33 anni di carriera militare, e dopo aver ricoperto incarichi chiave come quello di guida delle missioni Nato in Afghanistan e Iraq, Flynn era diventato direttore della Dia (Defence Intelligence Agency) dal 2012 al 2014, quindi era stato licenziato dal presidente Barack Obama.