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Nucleare Iran, Kerry: “Accordo vicino, ma Teheran deve fare scelte difficili”

Il capo della diplomazia Usa: “Autentici passi in avanti ma ora si deve chiudere”
A cura di Antonio Palma
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"Se facciamo le giuste scelte, decisioni anche difficili, entro il 7 luglio l'accordo sul nucleare iraniano è possibile", lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa, John Kerry, capo della delegazione statunitense nelle trattative sul nucleare. "Non siamo mai stati così vicini a chiudere un accordo" ha proseguito Kerry, spiegando però che "bisogna fare presto perché è tempo di decidere, di arrivare alla fine della trattativa e ci sono ancora delle distanze su numerosi questioni critiche". "Negli ultimi giorni abbiamo fatto davvero autentici passi in avanti, ma voglio essere assolutamente chiaro: non siamo assolutamente dove dovremmo essere riguardo alcune delle questioni più difficili" ha sottolineato Kerry. "Per Teheran è arrivato il momento di compiere scelte difficili" ha chiarito ancora il capo della diplomazia Usa durante la conferenza stampa da Vienna, sottolineando che si è prossimi alla chiusura delle trattative in senso positivo o negativo. “Il presidente Barack Obama ha sempre detto che avremmo potuto anche abbandonare il negoziato” ha tenuto a ricordare infatti il segretario di stato americano interpellato dai giornalisti.

La nuova data ultima era trovare un'intesa è stata fissata la 7 luglio , ma anche da Teheran confermano che si è ancora distanti su alcuni punti. “Restano le differenze con le maggiori potenze” ha dichiarato infatti il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif. Anche il portavoce tedesco ha attestato che “vi sono progressi ma serve coraggio” mentre da parte sua la rappresentante per la politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, ha rimarcato che l'accordo è "molto vicino". I negoziati fra Teheran e il gruppo 5+1 (Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina più Germania) proseguiranno dunque fino a giovedì mattina con l'obiettivo di superare le differenze. I contrasti riguardano in particolare l'alleggerimento delle sanzioni internazionali imposte all'Iran e gli aspetti di ricerca e sviluppo delle centrifughe per l'arricchimento dell'uranio che potrebbero portare ad armi nucleari.

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