Nozze gay, Marino sfida Alfano: “Sabato le registro io”
“Lo farò io stesso”, ha detto Ignazio Marino in un'intervista a SkyTg24. Il sindaco di Roma Ignazio Marino sfida il ministro degli Interni Angelino Alfano sulle unioni civili e annuncia che sabato prossimo registrerà ufficialmente il primo matrimonio gay e firmerà lui stesso quel documento. “Lo farò ad alcune coppie che me l'hanno chiesto. Un modo per sollecitare in la discussione in Parlamento di una legge in materia”, sottolinea il primo cittadino della capitale. E i primi nomi su quel registro comunale potrebbero essere quelli di Andrea Rubera e Dario De Gregorio, romani di 49 e 50 anni. Si sono sposati in Canada nel 2009 e già da tempo hanno chiesto al Campidoglio di trascrivere il loro matrimonio al comune di Roma.
Nozze gay, scontro con Alfano
“Abbassate le tasse invece di fare battaglie ideologiche. Le loro sì che sono ideologiche. Noi non siamo oscurantisti”, è la risposta di Alfano dal palco della festa nazionale di Ncd di Ceglie Messapica. Il ministro degli Interni si difende così dagli attacchi di Marino, che si sono aggiunti a quelli dei sindaci di Milano e Bologna. “Sono stato insultato e aggredito per aver fatto rispettare la legge”, continua Alfano che la scorsa settimana aveva dato uno stop, con una circolare ministeriale, alle trascrizioni dei matrimoni gay sui registri comunali. “In Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso”, aveva spiegato il leader di Ncd.
“Noi non celebriamo matrimoni, ma trascriviamo un fatto accaduto in un altro Paese. Possiamo anche dire che queste cose non esistono, ma sarebbe una bugia”, rilancia Ignazio Marino. Una polemica politica che sta crescendo di ora in ora. Se da una parte l'assessore alle politiche sociali del comune di Roma Cattoi ha dato immediato sostegno al sindaco, cominciano ad arrivare repliche dagli esponenti del centrodestra. “Marino ha un’evidente difficoltà a rispettare la legge e questo per un Sindaco è gravissimo”, dice Gianni Sammarco, coordinatore romano del Ncd, mentre Maurizio Gasparri (Forza Italia) sottolinea che “con le invasioni di clandestini, il rischio di alluvioni, Ebola, Tasi, ci sono problemi più importanti da risolvere”.
