Novak Djokovic sconfigge Nadal e conquista US Open 2011
Novak Djokovic ha coronato una stagione straordinaria vincendo nella notte italiana US Open. Il serbo ha giocato un match strepitoso e non ha lasciato scampo a Rafael Nadal, trionfatore un anno fa. Djokovic è il quarto giocatore, nella storia recente di Flushing Meadows, che vince il torneo dopo aver annullato un matchpoint.
BURATTINAIO- Il match inizia con Nadal che gioca palle senza peso per spezzare il ritmo al suo avversario, mentre Nole prova ad aprirsi il campo (e spessissimo) ci riesce con il diritto. Lo schema dello spagnolo funziona. Arriva il break. Ma il vincitore 2010 viene, poi, travolto dalla forza di Djokovic, che mette le cose in chiaro, infila sei giochi consecutivi e vince il primo set. Eppure Nadal, nonostante qualche errore di troppo, male non ha giocato nella prima partita. Djokovic, quando aveva in mano il pallino del gioco, sembrava il burattinaio che disponeva a proprio piacimento della ‘trottola’ Nadal.
JET SET- Il numero uno del mondo aveva anche la cabala dalla sua parte, perché l’ultima volta che si sono affrontati in finale per due anni di fila gli stessi giocatori (’87-’88) quello che aveva perso la prima sfida aveva vinto la seconda. La regia televisiva tra un set e l’altro ha inquadrato tanti volti noti: Ben Stiller, Paul Simon, Beyoncè, Justin Timberlake Il secondo set inizia come il primo, Nadal ottiene subito il break e si porta sul due a zero. Il game successivo entra nella storia del torneo. Per la durata: diciassette minuti. Per i punti giocati: ventidue. Per il gioco: spettacolare. Nadal ha tre opportunità per scappare. Il 3-0 non arriva perchè Djokovic è autore di una serie di risposte potenti e precise. Mentalmente l’isolano Rafa subisce il colpo, Nole, prendendosi undici punti su dodici, vola sul 4-2. Peccato solo che il serbo nel sesto gioco abbia cercato di scherzare l’avversario, che tornando su altissimi livelli all’improvviso toglie il servizio al serbo ed è quattro pari. Lo sforzo mentale e fisico si fa sentire. Il numero uno del mondo risale in cattedra ed in un baleno è 6-4.
NEW YORK, NEW YORK- Il re del rosso è uno che non molla mai. Ma in quel momento, forse, l’obiettivo era limitare i danni. Con il passare del tempo il match sale di livello. Anche se il servizio (specie quello del maiorchino) continua a contare poco, in totale ci saranno diciotto break! Djokovic sul 6-5 serve per il match. Sbaglia due diritti e si va al tie-break. Lì Nadal emerge ed allunga il match al quarto set. La notte, intanto, era già arrivata su New York. Il buio rischiava di addensarsi sul serbo che, in avvio di quarto set, chiamava il fisioterapista, per un problema alla schiena. In realtà il crepuscolo arrivava per lo spagnolo, che non riusciva più a rispondere ai colpi del nuovo vincitore degli US Open, che chiude il match (61) dopo oltre quattro ore di gioco.
INVINCIBILE- Un’annata indimenticabile per Djokovic. Già si discute sulla sua grandezza. La domanda è la solita: c’è qualcuno che ha fatto meglio di lui nella storia? Djokovic è il sesto giocatore della storia a vincere tre prove dello Slam. A Nadal era riuscita l’impresa nel 2010, mentre Federer è stato capace di realizzare il tris, addirittura, in tre occasioni. Il serbo, però, complessivamente ha vinto 64 partite e ne ha perse solamente due, ed ha portato a casa ben dieci tornei (in sei occasioni in finale ha sconfitto Nadal!). La stagione è ancora lunga. Venerdì a Belgrado Djokovic vuole portare, per il secondo anno, la sua Serbia in finale di Coppa Davis.