Non sono capitan Codardo. La verita di Schettino in un libro
Un libro sul naufragio della Costa Concordia direttamente dalla penna di Francesco Schettino. Un memoriale in cui far luce su quella maledetta notte del 13 gennaio in cui hanno perso la vita 32 persone. La volontà di sfuggire alle accuse che ormai da due mesi lo hanno fatto diventare bersaglio dell'opinione pubblica e dei media. La verità del Capitano sarà pubblicata da un giornalista-editore statunitense, secondo quanto scrive Il Mattino, che rivela anche il suggestivo titolo del libro: Non sono capitan Codardo. Nel racconto dovrebbero trovar spazio anche molte righe sul rapporto che legava Schettino a Domnica Cermotan, la 24enne moldava che non ha mai nascosto di aver avuto una relazione col comandante. Ma si parlerà anche della celeberrima telefonata con Gregorio De Falco, subito dopo aver abbandonato la Concordia.
E mentre per Schettino si apre un futuro da scrittore, c'è ancora da chiudere il capitolo giudiziario della vicenda Concordia. Sul capitano pendono numerose accuse: omicidio plurimo colposo, naufragio, abbandono di persone incapaci di provvedere a se stesse, abbandono di nave, omessa comunicazione dell'incidente alle autorità marittime. Una sfilza di imputazioni che, secondo il PM, potrebbe lasciarlo dietro le sbarre per 2697 anni. Senza tralasciare il fatto che, nel corso delle ultime esplorazioni dei sommozzatori, sono state rinvenute le scarpe della stessa Cemortan nella cabina di Schettino. Un ulteriore elemento che va ad aggravare la sua posizione.