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Omicidio di Noemi Durini a Lecce

Noemi Durini, il gip: “Il fidanzato con personalità borderline, senza sensi di colpa”

Trasferito nell’Istituto penale per minorenni di Bari il fidanzato 17enne e assassino reo confesso di Noemi Durini. Per il gip il giovane “non manifesta cenni di reale senso di colpa”. Martedì l’autopsia sul corpo della sedicenne.
A cura di Susanna Picone
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“Un'organizzazione borderline di personalità con capacità intellettive al limite”. Questa la patologia di cui soffrirebbe il ragazzo di diciassette anni reo confesso dell’omicidio della sedicenne di Specchia (Lecce) Noemi Durini. È  quanto emerge nel decreto di convalida del gip del Tribunale per i Minorenni di Lecce Ada Colluto, in riferimento alla relazione neuropsichiatrica psicologica del dipartimento di salute mentale dell'Asl di Lecce redatta lo scorso 14 settembre. Secondo il gip il giovane che ha confessato di aver ucciso la fidanzata “non manifesta cenni di reale senso di colpa”. Nel decreto di convalida del fermo il gip ritiene che sussiste un pericolo di fuga, che c'è la possibilità che il ragazzo “non rimanga coerente in quel suo atteggiamento rispetto alla vicenda e si renda irreperibile magari anche per cercare di risolvere a suo modo la situazione di totale avversione sociale che avverte nei confronti suoi e della sua famiglia”.

Il 17enne portato per il momento a Bari – Il giovane è stato trasferito questa mattina nell'Istituto penale per minorenni di Bari. A quanto si apprende, è questa una disposizione momentanea, decisa dalla struttura per minorenni di Monteroni (Lecce), in cui il ragazzo si trovava dal momento del fermo per omicidio, assieme a quella di Bari. Sulla destinazione finale del diciassettenne si attende dal Dipartimento un'individuazione, che potrebbe essere in Sardegna. Il ragazzo è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi. In queste ore si indaga anche sulla possibile presenza di complici nel delitto.

Il giovane non manifesta cenni di senso di colpa – Il giudice minorile ha evidenziato come il minorenne “non manifesta cenni di reale senso di colpa dovendo essere portato a prendere coscienza della gravità del fatto con un percorso trattamentale altamente specialistico, nell'ambito del quale saranno tenuti in debita considerazione anche gli aspetti scolastici e formativi”. Elementi che secondo il magistrato non possono comunque portare a ritenere in questa fase che il ragazzo non fosse pienamente in grado di intendere e di volere nel momento in cui ha commesso il delitto.

Domani l'autopsia sul corpo di Noemi – Si terrà domani l’autopsia sul corpo della ragazzina uccisa nel Salento. Se non dovessero emergere ulteriori necessità medico-legali, la salma già nel pomeriggio sarà restituita ai familiari.

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