No Tav, oggi manifestazioni a Roma e a Bussoleno
"Se volete andare avanti fateci arrestare tutti perché noi non molleremo mai". E' questo quanto dichiarato ieri sera da Alberto Perino, leader del movimento no Tav. In Val di Susa nessuno getterà la spugna. E mentre il Presidente del Consiglio Mario Monti ribadiva la linea dura dell'esecutivo, gli attivisti si riunivano in piazza del mercato a Bussoleno. Obiettivo: paralizzare l'autostrada e risalire verso il cantiere di Chiomonte. E da moltissimi centri sociali sparsi lungo la penisola arriva la proposta di marciare verso la Val di Susa.
Cortei a Bussoleno e a Roma- Oggi sono previsti due cortei del movimento No Tav: uno a Bussoleno, l'altro a Roma, entrambi nel pomeriggio. Il Ministero degli Interni è in preallarme per le possibili infiltrazioni di black bloc tra le file dei manifestanti. A Roma l'appuntamento è per 15 a Piazzale Tiburtino: il corteo attraverserà San Lorenzo, Porta Maggiore e il Pigneto e, in serata, arriverà a largo Preneste. Deviate, causa corteo, 22 linee bus. Il clima nella capitale resta abbastanza teso. In apprensione il sindaco Gianni Alemanno, che è tornato a chiedere di regolamentare i cortei: "Ancora una volta si ripropone la necessità che il Governo e le autorità dello Stato pongano una seria regolamentazione per conciliare diritto a manifestare con diritto a circolare dei romani". A Bussoleno, invece, l'appuntamento è le 16, ma i dettagli della protesta non sono stati ancora ben definiti. La quinta notte di mobilitazione permanente non ha portato con sé alcun incidente. Domani, poi, si terrà un'altra manifestazione in Valle Clarea, zona da poco inglobata nel futuro cantiere dell'alta velocità.
Sindaci che dicono basta agli scontri- Ma in Val di Susa c'è anche chi non tollera più le violenze, gli scontri e le barricate, che, di fatto, stanno mettendo in ginocchio l'economia locale. Questa settimana i rifornimenti di benzina e di farina sono arrivati col contagocce. Ecco, quindi, che alcuni sindaci della Valle, guidati da Pinard, annunciano una loro manifestazione per il prossimo fine settimana per protestare contro le violenze del movimento No Tav. "Non possiamo più accettare in silenzio, stanno distruggendo l'economia e il turismo della Valle" fanno sapere i sindaci. Martedì l'incontro col governatore della regione Piemonte Cota. "Non siamo i sindaci Sì Tav- fanno sapere- ma di certo non possiamo accettare che i cantieri siano aperti solo sulla carta, dove sono gli operai che dovrebbero lavorare? Noi siamo contro le proteste violente del movimento No Tav". E' chiaro quindi che anche in Val di Susa c'è chi non appoggia il movimento No Tav ed è altrettanto chiaro che la manifestazione di oggi potrebbe trasformarsi in un corpo a corpo tra valsusini.