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No Tav, lo slogan è “Blocchiamo tutto, dappertutto”. Presidi in diverse città

Le iniziative e le manifestazioni dei contrari all’alta velocità si stanno sviluppando, come promesso, in diverse città italiane. Nel pomeriggio a Roma è stata occupata la sede del Pd. A Milano i No Tav stanno bloccando i binari centrali della stazione.
A cura di Susanna Picone
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Le iniziative e le manifestazioni dei contrari all’alta velocità si stanno sviluppando, come promesso, in diverse città italiane. Nel pomeriggio a Roma è stata occupata la sede del Pd. A Milano i No Tav stanno bloccando i binari centrali della stazione.

“Blocchiamo tutto, dappertutto”, è stata questa la parola d’ordine degli attivisti No Tav all’indomani degli scontri avvenuti in seguito allo sgombero della autostrada A32. Alle 18 di oggi i No Tav avevano promesso di ritornare, non solo in Val di Susa, per continuare a ribadire il loro “No” alla ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. Bloccare tutto per rispondere all’azione di ieri della polizia, ritornare nelle strade, ritornare per un’assemblea a Bussoleno. In contemporanea all’assemblea sono previste manifestazioni di protesta in tutta Italia.

Allo scattare dell’appuntamento le notizie iniziano a rincorrersi, soprattutto su Twitter dove si parla di gente in piazza per sostenere i No Tav in diverse città italiane: blocchi ad Alessandria, manifestanti e poliziotti alla stazione centrale di Milano dove diversi binari centrali sono stati bloccati. Blocchi in Calabria dove un gruppo di manifestanti ha occupato i binari della stazione ferroviaria di Paola in provincia di Cosenza impedendo la partenza di un treno per Roma. I manifestanti urlano slogan e innalzano striscioni contro la realizzazione della linea ad alta velocità. Anche a Bologna alcuni militanti avevano occupato l’ingresso posteriore della stazione ferroviaria, pacificamente, con striscioni di solidarietà per Luca Abbà. A Torino è presente un presidio sotto la sede Rai e il traffico in via Verdi e via Rossini è stato bloccato. Non sono mancate le proteste di alcuni automobilisti.

Occupata la sede Pd a Roma – Nel pomeriggio già un gruppo di manifestanti aveva occupato gli uffici della sede nazionale del Pd a Roma inneggiando a Luca Abbà, il loro leader tuttora in un letto di ospedale.  Intanto un altro dei volti dei No Tav, Alberto Perino, ha fatto sapere di aver riportato, in seguito agli scontri di ieri, una frattura a un gomito. La conta dei feriti di ieri sera, sia da parte delle forze dell’ordine che da quella dei manifestanti No Tav, continua a crescere: sarebbero 29 i feriti solo tra le forze dell’ordine.

Blocchi non solo fisici ma anche nella rete – Anonymous si schiera a favore dei No Tav oscurando tutti i siti istituzionali del Piemonte e non solo. Per alcuni minuti è stato oscurato anche il sito del Corriere della Sera. Un’operazione, quella di Anonymous, rivolta a “coinvolgere l’attenzione mediatica sugli avvenimenti attuali che vengono pressoché ignorati”.

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