Nicole Minetti: “Ammiro gli ideali di Silvio, per questo non mi dimetto”
Nicole Minetti torna a parlare di politica, o meglio della sua vociferata fine dell'esperienza al Pirellone come consigliera regionale del PdL in Lombardia. Dopo aver fatto schizzare alle stelle le vendite dei giornali scandalisti per il suo film hard con Riccardo Schicchi (poi smentito) e la sua love story con Fabrizio Corona, la Minetti ha deciso di svelare i suoi piani per il futuro al settimanale Diva e Donna e, nonostante i continui "incoraggiamenti" a rassegnare le proprie dimissioni da parte dei suoi colleghi "azzurri" che la vedevano come "pecorina espiatoria (cit. Libero Quotidiano) di tutti i mali del principale partito di centrodestra, la bella consigliera pidiellina non sembra affatto intenzione ad abbondare il suo scranno nel Palazzo lombardo:
Dopo l'estate ho scelto di restare per gli stessi motivi che mi hanno fatto avvicinare alla politica: l'ammirazione per le idee di libertà di Silvio Berlusconi. Non mi arrendo alle prime difficoltà: gli ostacoli mi motivano a essere più forte e tenace. Quindi per ora non mollo".
La Minetti dunque non lascia. Troppo è l'amore per gli ideali di colui che le ha permesso di entrare in politica. Ma non solo politica, comunque. Restando in tema gossiparo, fa anche le pagelle dei politici più sexy. In cima alla top-ten c'è proprio Roberto Formigoni: voto 8 per il suo Governatore, fonte di ispirazioni per le tenute ufficiali minettiane: «la giacca gialla che ogni tanto indosso in Consiglio regionale l'ho scelta ispirandomi alle sue camicie», commenta Nicole a Diva e Donna. Un punto più in basso c'è Matteo Renzi (7 perché «anche se ha un po' troppo l'aria del bravo ragazzo per i miei gusti; lo vedrei meglio con un giubbotto in pelle, più rock»). Male invece Beppe Grillo a cui va un 4 per la sua «barba incolta», ma forse sarebbe anche 3, considerando la chiosa della ex igienista dentale sul segretario del Pd, Pierluigi Bersani: «Se dovessimo unire la folta chioma di Grillo con la flemma di Bersani non ne uscirebbe certo l'uomo più sexy del pianeta».
Poi arriva anche un rimando al processo ruby 2 per il quale è imputata per favoreggiamento della prostituzione anche minorile, tramite la menzione di Chiara Danese, la ragazza costituita parte civile nel processo sul "bunga bunga" e finalista a Miss Italia 2012. La Minetti le fa un "in bocca al lupo" e poi rilancia:
Mi ha colpito l'attenzione che Miss Italia riserva alla partecipazione di questa ragazza che in fin dei conti dovrebbe essere una concorrente qualsiasi, come le altre, ma sui giornali le è sempre riservato grande spazio – dice -. Spero che un concorso così importante sia super partes rispetto alla vicenda come dovrebbe essere; anzi, Patrizia Mirigliani per dimostrarlo davvero dovrebbe invitarmi come ospite a una delle serate»