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Neve e freddo siberiano in tutta Italia: scuole chiuse e disagi dal nord al sud

L’ondata di freddo siberiano chiamata Burian ha investito l’Italia dal Nord al Sud, con temperature in picchiata e neve anche in molte grandi città come Roma e Torino. Gelo nelle aree terremotate.
A cura di Davide Falcioni
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Era stato annunciato, e non ha tardato ad arrivare. Burian, l'ondata di gelo siberiano, è arrivato in Italia portando un brusco calo delle temperature dal nord al sud con nevicate anche a quote basse e venti freddissimi. Gli allarmi lanciati dalla Protezione Civile nei giorni scorsi si sono rivelati giustificati soprattutto per i disagi che la perturbazione sta causando alla circolazione automobilistica: le nevicate potranno interessare nelle prossime ore oltre 1.500 chilometri di autostrada in diverse regioni: la Società autostrade ha già attivato il piano anti neve.

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In mattinata la Protezione Civile ha emesso una nuova allerta che interesserà inizialmente le Regioni settentrionali per poi estendersi al Centro e al Sud. L'allarme riguarda soprattutto la circolazione: le Prefetture di Roma, Bologna, Ferrara, Parma, Rimini, Modena, Piacenza, Forlì-Cesena, Firenze, Prato, Arezzo, Ancona, Perugia, Salerno, Avellino Campobasso, Foggia, Bari, Barletta-Andria- Trani hanno deciso di far sospendere la circolazione dei mezzi pesanti a partire da ieri sera.

A Roma scuole chiuse a causa della neve

Anche Roma si è svegliata questa mattina coperta dalla neve. Dalle prime ore della notte nevica sulla capitale, anche sul litorale, in particolare nei quartieri meridionali. L'Eur, la zona della Laurentina e la città militare Cecchignola sono ricoperti da una coltre bianca. Anche per questo ieri il Comune ha deciso di chiudere le scuole: "Preso atto dell'ultimo aggiornamento delle previsioni fornite dalla Protezione Civile regionale, che confermano i rischi di neve e forti gelate, è stata firmata ordinanza sindacale che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, sul territorio di Roma per oggi,  lunedì 26 febbraio. La seconda ordinanza è quella relativa a parchi, cimiteri e ville storiche che verranno chiusi fino a cessata allerta". Dal momento che le condizioni meteo continueranno ad essere proibitive è stata disposta anche l'apertura straordinaria di alcune fermate della metro per i senza dimora: Vittorio Emanuele e Flaminio (Linea A); Piramide (Linea B). Apertura straordinaria anche per la Stazione Stella Polare (Ferrovia Roma Lido).

Temperature gelide in tutto il nord Italia

Il freddo però ha investito anche le regioni settentrionali: a Trieste le raffiche di bora hanno toccato i 130 chilometri orari e la Protezione civile ha diffuso un'allerta gialla per la giornata odierna. In Piemonte si attendono gelate diffuse e minime sotto zero in diverse città, con punte di 8-10 gradi sotto zero previste per oggi. Il rischio valanghe è alto e sono stati chiusi i valichi alpini. A Torino nevica da ieri pomeriggio tanto che il match Juventus-Atalanta è stato rinviato. Situazione critica nell'Astigiano e del Cuneese: quasi tre metri di neve, di cui 120 cm caduti negli ultimi due giorni, si sono accumulati a Limone Piemonte al confine con la Francia. In Liguria, un leggero nevischio ha interessato la costa genovese.

Il maltempo non ha risparmiato la Toscana, anche se le condizioni più difficili sono probabilmente quelle che stanno vivendo i residenti di Marche, Umbria e Abruzzo, specialmente a ridosso dell'Appennino. Le aree colpite dal terremoto infatti sono state investite nella notte da fortissime nevicate e le aree Sae, cioè le cosiddette casette che già nei mesi scorsi avevano presentato qualche problema, sono messe a dura prova.

Sul Monte Bianco -34 gradi

Burian non ha ovviamente risparmiato le Alpi: è di -34,9 gradi la temperatura registrata alle 7.50 dalla stazione meteorologica installata a 4.750 metri di quota al Colle Major, sul Monte Bianco, la più alta d'Europa (24 ore prima era di -23). Burian, il vento gelido siberiano, fa sentire i suoi effetti anche sulle cime della Valle d'Aosta. Restando sul massiccio del Monte Bianco ma scendendo ai 3.466 metri della stazione di Punta Helbronner, la temperatura poco dopo le 7 era di -24 gradi reali (24 ore prima era di -10), quella percepita al vento di -34. Alle ore 8 la stazione dell'aeronautica militare sul ghiacciaio del Plateau Rosà, a 3.488 metri sul Cervino, ne segnava -24 (-12 domenica alle 9). Scendendo di quota, ai 2.050 metri di quota di Cervinia, alle 9 si registrano -18,1 gradi, contro i -5 di appena 24 ore prima. Nel resto della regione alpina le minime vanno dai -16,3 gradi di Gressoney-La-Trinite' ai -17,8 di La Thuile; nel fondovalle dai -9,1 gradi di Courmayeur delle ore 8 (erano -2 solo 24 ore prima) ai -4,2 di Aosta (0,5).

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