Netanyahu: “Pronti a colpire 7 volte più forte se Hamas riprende il lancio di razzi”
"Se un solo razzo di Hamas tornerà a colpire Israele le forze armate colpiranno la Striscia di Gaza sette volte di più". Lo ha detto ieri il primi ministro Benyamin Netanyahu, che dopo le prime ore di silenzio stampa è uscito allo scoperto ed ha commentato il raggiungimento dell'accordo per un cessate il fuoco permanente. Il premier ha sostenuto che Hamas ha subito il più grave colpo dalla data della sua fondazione, ma ha anche ammesso di non poter garantire la prosecuzione della tregua. Se l'organizzazione islamica palestinese tornerà a lanciare razzi la macchina bellica israeliana si rimetterà in moto.
Hamas: "Per noi vittoria senza paragoni"
Le parole del presidente israeliano sono arrivate a qualche ora di distanza da quelle di Ismail Haniyeh, il leader politico di Hamas nella Striscia, che di fronte a una folla di palestinesi ha detto di aver conseguito una "vittoria senza paragoni nella storia del conflitto", esaltando anche figura di numerosi combattenti nelle fila del partito. La replica di Netanyahu non si è fatta attendere: "Hamas non ha ottenuto niente. Non bisogna lasciarsi impressionare dalle loro manifestazioni di giubilo”.
Netanyahu criticato: "Doveva fare piazza pulita"
Il premier Netanyahu non può comunque esultare non per le affermazioni di Hamas, bensì per gli attacchi interni che subisce in Israele. La sua popolarità è crollata durante i 50 giorni del conflitto e i principali media nazionali ne criticano l'operato. A ciò va aggiunta la rabbia degli abitanti del Neghev occidentale, convinti di essere meno sicuri oggi rispetto a prima dell'inizio dell'assedio a Gaza. Le critiche arrivano anche dal governo con alcuni ministri di estrema destra che accusano Netanyahu di non essere andato fino in fondo facendo piazza pulita di Hamas a Gaza. Avigdor Lieberman – evidentemente non soddisfatto degli oltre 2mila morti palestinesi – ha affermato che la tregua è una sconfitta e che Israele deve occupare nuovamente la Striscia: "Fino a quando Hamas controllerà Gaza, non possiamo garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e non possiamo raggiungere un accordo politico. Hamas non è un partner per nessun tipo di accordo, né diplomatico né di sicurezza. Ci opponiamo al cessate il fuoco, durante il quale Hamas sarà in grado diventare più forte e lanciare un’altra campagna contro Israele”.