Nel mondo ancora 702 milioni di poveri, ma per la prima volta scendono sotto il 10%

Nel mondo ci sono ancora 702 milioni di poveri assoluti, cioè coloro che vivono con meno di 1,9 dollari al giorno, ma per la prima volta la povertà estrema scende e nel 2015 si attesta sotto il 10% della popolazione mondiale. Lo afferma la Banca Mondiale ribadendo che l'obiettivo finale è di mettere fine all'estrema povertà entro il 2030. Si tratta di un risultato molto positivo visto che rispetto all'ultima rilevazione del 2012 stiamo parlando di duecento milioni di persone in meno. "Siamo la prima generazione nella storia dell’umanità che può porre fine alla povertà estrema" ha commentato soddisfatto il presidente della Banca mondiale, Jim Yong Kim, spiegando che questo risultato è dovuto soprattutto ai sostenuti tassi di crescita economica nei Paesi emergenti, come India e Cina.

"Le nuove stime ci aiuteranno a concentrarci sulle strategie più efficaci per mettere fine all'estrema povertà" ha proseguito Jim Yong Kim ammettendo però che "sarà difficile, soprattutto in un periodo di lenta crescita globale, di volatilità dei mercati finanziari, dei conflitti, dell'elevato tasso di disoccupazione fra i giovani e l'impatto del cambiamento climatico". Secondo i dati della banca centrale mondiale, la povertà resta concentrata soprattutto nell'Africa sub sahariana e nel sud dell'Asia. Nelle sue stime l'organismo economico internazionale sostiene in particlare che la povertà nell'Asia dell'Est e nel Pacifico scenderà al 4,1% dal 7,2% del 2012; in America Latina e Caraibi al 5,6% dal 6,2% del 2012; nell'Asia del Sud al 13,5% del 2015 dal 18,8% del 2012; nell'Africa Sub-Sahariana al 35,2% dal 42,6% del 2012.