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Negozianti e artigiani non accettano pagamenti con bancomat e carte? Arrivano le multe

Allo studio del governo un decreto attuativo che mira a introdurre sanzioni per gli esercenti e i professionisti che non si doteranno di Pos e non accetteranno pagamenti con carte di credito e bancomat per cifre superiori ai 5 euro, così come prevede la norma istituita dall’esecutivo Renzi con la Legge di Stabilità del 2016.
A cura di Charlotte Matteini
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In arrivo sanzioni per i commercianti e artigiani che si rifiuteranno di accettare pagamenti con carte di credito e bancomat. In ottemperanza della norma introdotta dal Governo Renzi, negozianti e professionisti dovranno dotarsi di Pos per la lettura di bancomat e carte di credito e accettare i pagamenti elettronici per cifre superiori ai 5 euro, qualora il cliente dovesse richiederlo espressamente. La norma, però, finora fissava solamente l'obbligo per gli esercenti e il pagamento minimo da accettare, ma nessun tipo di sanzione per chi avesse deciso di non adeguarsi alla legge. Ora, invece, come anticipato dal quotidiano La Repubblica, il governo sta preparando la bozza del decreto attuativo che introdurrà anche le relative sanzioni da comminare a chi si rifiuterà di rispettare la nuova normativa. Secondo quanto annunciato dal viceministro dell'Economia Luigi Casero, il decreto attuativo allo studio prevede multe pari a 30 euro per ogni violazione accertata. "Entro settembre prevediamo di firmare il decreto che introduce le prime sanzioni per chi rifiuta un pagamento elettronico", ha spiegato Casero.

Secondo un recente studio diffuso dalla Banca Centrale Europea, l'Italia risulta essere decisamente indietro rispetto agli altri Stati Membri per la diffusione dei pagamenti elettronici, dunque la norma si è sostanzialmente resa necessaria per colmare questo gap. Allo studio dei ministeri competenti ci sarebbero anche una serie di sgravi fiscali dedicati a chi deciderà di utilizzare la carta per pagare, per esempio, taxi, idraulici o medici, in funzione "anti-evasione". Il decreto attuativo, però, sembra sia intenzionato ad esentare dall'obbligo di Pos tutti quei professionisti a partita Iva che non sono a diretto contatto con il pubblico, per esempio gli avvocati di studi legali associati che fatturano solamente al proprio studio di riferimento e non direttamente al cliente. "Abbiamo aperto un tavolo con le categorie di professionisti e parleremo anche con le banche per ridurrei costi dei Pos", ha sottolineato il viceministro Casero.

La trattativa per escludere alcune categorie professionali dall'obbligo, però, preoccupa alcune associazioni di consumatori che temono l'ennesimo rinvio della norma definitiva: "Senza sanzioni la sola cosa che può fare un consumatore è andarsene senza pagare e lasciare i propri dati per pagare, quando l'esercente o il professionista saranno dotati di Pos", spiegano le Adc lanciando l'allarme.

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