Negozi chiusi la domenica, M5S rilancia: “Non si perderà nessun posto di lavoro”
Il Movimento 5 Stelle torna a parlare delle chiusure domenicali dei negozi, cercando di fare chiarezza sull’argomento. Come spiegato ne il blog delle stelle, l’intenzione del Movimento è quella di evitare che i lavoratori commerciali siano obbligati a lavorare ogni domenica e ogni festività, perché questo andrebbe a discapito delle relazioni familiari e sociali. La proposta di legge vuole quindi cancellare la liberalizzazione attuata nel 2011 con il governo Monti, garantendo una turnazione dei servizi in modo da dare sia la possibilità di riposo ai commercianti, sia la possibilità di rispondere alla necessità degli italiani di fare la spesa o passare una giornata di shopping in famiglia. Ogni negozio potrà quindi aprire 12 domeniche o giorni festivi l’anno, in base alle esigenze specifiche del suo territorio e in accordo con gli enti locali. Questa proposta però si limita al settore merceologico, escludendo cioè i bar e i ristoranti e non verrà applicata nemmeno alle zone turistiche, perché “è evidente che nelle diverse regioni italiane ci sono esigenze di aperture domenicali e festive diverse, in base ai flussi turistici”, si legge sul blog.
Il Movimento 5 Stelle in questo prende forza guardando all’Europa, dove “nei principali paesi non è in vigore il sistema di liberalizzazioni selvagge messo in campo da Monti”. Vengono riportati esempi come l’Austria, il Belgio, la Francia, la Germania, i Paesi Bassi e la Spagna. In questi paesi, i negozi sono tendenzialmente chiusi nei giorni di festività e di domenica, con alcune clausole per le aree di interesse turistico. Per esempio, in Francia i negozi sono chiusi, a esclusione di quelli alimentari che sono aperti fino alle 13 e sono previste estensioni in alcune zone turistiche; in Germania ogni Land può scegliere sei domeniche l'anno in cui tenere aperto. Tutti i negozi però rimangono chiusi la domenica e nei festivi, tranne quelli nelle stazioni, negli aeroporti e nei luoghi turistici. In Austria, invece, rimangono chiusi senza eccezioni.
Secondi i pentastellati, quindi, introducendo un meccanismo di turnazione non solo si restituisce serenità e tempo condivisibile alle famiglie, ma si permette anche di evitare che i negozi siano costretti a mettersi in concorrenza sleale fra loro. E infine nel post del M5s si aggiunge: “Chi sostiene che i posti di lavoro siano in pericolo con l’introduzione di questa proposta di civiltà dovrebbe dare uno sguardo ai dati che fornisce Confesercenti sugli effetti della liberalizzazione degli orari introdotta da Monti. Dal 2012 gli occupati del commercio sono diminuiti di 29.724 unità e le chiusure dei negozi hanno superato le aperture per circa 108 mila unità: una vera e propria moria di negozi”.